28 Luglio 2017, 17:26
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PALERMO – Francesca ed Angela conoscono bene la disperazione di Valentina, la giovane donna trovata morta i corso dei Mille la cui storia ha commosso Palermo (clicca qui). Anche loro dormono per strada, cercano di sopravvivere in un contesto di estrema povertà e disagio. Chiedono pochi spiccioli ai passanti, si spostano da un capo all’altro del centro città, ma la loro “casa” è sempre la stessa. Si trova spesso sotto le stelle, a volte è rappresentata dal vagone di un treno abbandonato, altre da un sottoscala. Ed è a soli pochi metri dal luogo in cui Valentina Castiglia ed una coetanea sono state trovate senza vita, a distanza di soli quindici giorni.
D’altronde, l’area compresa tra la stazione centrale, piazza Cupani, piazza Cairoli e il tratto di corso dei Mille fino a piazza Ponte dell’Ammiraglio, è da tempo diventata un microcosmo in cui la speranza non è nemmeno più un miraggio. Su quei giacigli fatti di coperte, materassi e sacchetti, non si trovano soltanto uomini, ma anche giovani donne sole che vivono ai margini.
Francesca, 40 anni, ha due figli ormai maggiorenni, vivono insieme a lei nel vagone di un treno dismesso e vanno avanti con l’elemosina e gli aiuti dei volontari. “La storia di Valentina – dice Giuseppe Li Vigni, della Onlus gli Angeli della Notte – rende necessaria più che mai una maggiore attenzione sul grande numero di clochard nella nostra città. Specie quando si tratta di donne sole e indifese che potrebbero essere vittime di violenze”. Come nel caso di una senzatetto 44enne che due anni fa è finita nel mirino di un giovane che ha approfittato di lei in una carrozza abbandonata alla stazione ferroviaria.
La disperazione si è trasformata in miseria anche nella vita di Angela, 35enne che fino a poche settimane fa i volontari assistevano proprio in piazza Cairoli, nei pressi dei capolinea degli autobus regionali. Si rifugiava nel sottoscala, era partita da Sciacca alla ricerca di un futuro migliore. Quello che probabilmente cercava anche Valentina, che aveva seguito il suo cuore rinunciando alla famiglia, ma era stata ripagata con una vita ogni giorno più difficile. La stessa che si è conclusa nella notte tra sabato e domenica. E non si sa ancora come. Il suo corpo senza vita è stato trovato semi nudo tra due auto parcheggiate, a pochi metri da una statua di padre Pio ed un negozio di abbigliamento cinese.
E’ lì, che poche ore dopo, sono state allestite le bancarelle del mercatino domenicale. E’ lì che, come ogni giorno, hanno riaperto i negozi e i cittadini aspettano alla fermata del tram. Una quotidianità, in corso dei Mille, che si snoda comunque tra dubbi e domande che non trovano ancora risposta. Ci sono due giovani vite spezzate, due ragazze trovate senza vita a pochi metri l’una dall’altra e a distanza di sole due settimane.
Il culmine della disperazione e del dolore in una zona in cui la prostituzione è una realtà ormai da anni e dove già in passato sono stati effettuati numerosi arresti per spaccio, da piazza Cupani alle vicine vie Serraglio Vecchio e Palmeri. Quella della droga è d’altronde l’ipotesi che gli investigatori privilegiano, ma saranno gli esiti delle due autopsie, attesi entro sessanta giorni, a fornire le risposte più importanti.
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28 Luglio 2017, 17:26