Doppio corto al Santa Cecilia |per il duo Moschella e Mulè

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31 Gennaio 2017, 12:32

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PALERMO – Il duo Moschella e Mulè approda sul grande schermo con U vattiu (il battesimo) e Il sorcio, due cortometraggi che raccontano Palermo e una particolare sicilianità, in termini di relazioni sociali, di lotta e d’impegno e di come queste siano mutate negli anni. Sarà quindi un viaggio nel tempo, in cui si avrà modo di rivivere scorci di una vita passata fino a giungere ai giorni nostri, nonché di meditare ed analizzare quanto accaduto in tali “scorci”.

Le proiezioni dei due film avrà luogo presso il Real Teatro Santa Cecilia (via del Teatro Santa Cecilia, 5), il prossimo 6 febbraio, alle ore 20:30, e sarà offerta una degustazione di pizza a cura di Pizzicotto; durante la serata, condotta da Ottavio Amato e moderata da Giulio Cusmano, si esibiranno Diego Spitaleri (piano e autore della colonna sonora di entrambi i corti), Anna Bonomolo (voce, presente anche con una sua canzone ne U vattiu), e Alessio Scarlata (voce). Interverranno inoltre Salvo Vitale e Giovanni Impastato (entrambi hanno preso parte ad uno dei due film), nonché il musicista Mario Modestini, il critico cinematografico Francesco Puma e la psicologa Rosaria Vinciguerra.

La proiezione di U vattiu e Il sorcio sarà infine arricchita dalla riproduzione dei contributi video di Antonio Catania, Ernesto Mahieux, Daniele Cipri, Gianfranco Jannuzzo, Giampiero Ingrassia, Sergio Friscia.

Sia U vattiu che Il sorcio sono stati scritti e ideati da Giuseppe Moschella, semifinalista al Los Angeles Cinefest e finalista al Second Asia International Youth Short film.

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Più precisamente, Il sorcio consiste in un docufilm avente per protagonista fondamentalmente un topo, l’unico essere vivente in grado di tramandare il proprio patrimonio genetico, e attraverso il quale si raccontano fatti e personaggi che hanno caratterizzato la storia di Palermo. Archivi, procure, case, depositi… Il topo arriva dove l’uomo non ha libero accesso e riesce ad essere testimone perfetto di bellezze e brutture della città. A tal proposito, il regista (Giuseppe Moschella) spiega: “Soggettive ora basse, ora veloci, rivelano allo spettatore la dimensione visiva e la prospettiva del sorcio che da angoli insperati si imbatte ‘involontariamente’ in personaggi che raccontano attraverso le loro storie misteri e segreti del nostro paese.” A proposito di storie, i protagonisti sono il barbiere di un celebre politico degli anni Settanta, Peppino Impastato e la figlia di un boss che decide di denunciare il padre. Uomini e topi sono sottilmente accomunati dall’imprevedibilità della vita, nonché da un’inevitabile sorte di malessere sfuggente dettato dal fallimento di progetti e ambizioni. Il cast di Il sorcio comprende Emanuela Mulè, Giuseppe Moschella, Ferdinando Chifari. Il corto è stato prodotto da Cammelli e NuovoImaie.

U vattiu, come suggerisce il titolo stesso, racconta il “battesimo” di un giovane ventenne, Gino, nel clan a cui appartiene suo padre, Salvatore Capuano, detto “l’ingegnere”. Tuttavia Gino è omosessuale e, con l’aiuto della madre Angela, vorrebbe sottrarsi al destino di criminalità tanto ambito dal padre. In questo caso il regista, che ha scritto la storia pochi anni fa, ha affermato: “Un ‘battesimo’  che diviene momento emblematico di liberazione qui affidato al ruolo della donna,  strumento indispensabile di presa di coscienza e coraggiosa azione, nonché possibile specchio in cui ogni cittadino possa vedere riflessa la sana rivendicazione della propria dignità.” Il progetto, fortemente voluto in bianco e nero in quanto più indicato per accentuare la bellezza di una terra segnata da conflitti e contraddizioni, in una dimensione fuori dal tempo, si prefigge di promuovere il dialogo e l’accettazione dell’altro a partire dal nucleo familiare, per poi estendersi fuori dalle mura domestiche. Il cast di U vattiu ha visto la partecipazione di Emanuela Mulè e Ludovica Caldarera, ed è stato prodotto da Cammelli e NuovoImaie.

Entrambi i cortometraggi, dalla durata di circa 15 minuti, sono stati realizzati nel 2016 e vantano la fotografia di Ugo Flandina e la colonna sonora di Diego Spitaleri. Montaggio di Rino Pitruzzella.

 

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31 Gennaio 2017, 12:32

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