30 Giugno 2023, 04:59
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CATANIA – “Avevamo suggerito ai Dirigenti del Dipartimento e di Trenitalia di incrementare l’offerta con delle corse treno ogni 10 minuti sugli 8 chilometri di treno che collegano le stazioni ferroviarie di Catania Centrale a Aeroporto Fontanarossa e Catania Bicocca; ma non c’è peggior sordo che non vuole sentire”. È uno dei punti trattati nel comunicato congiunto di Sicilia Consumatori, Comitato Pendolari, Adoc Sicilia e Adoc Trasporti Sicilia, Associazione Ferrovie Siciliane e Cub Trasporti.
A firmarlo sono i presidenti Luigi Ciotta, Giosuè Malaponti, Raffaele Tango, Roberto Di Maria, Giovanni Russo e Giuseppe Gurrieri. Che si chiedono: “Dove sono i cinquanta treni al giorno che dovevano attestarsi a Catania Fontanarossa oltre quelli provenienti da Siracusa, Caltagirone, Catenanuova, Caltanissetta e Palermo?”.
Per le associazioni, a seguito della linea ferroviaria Catania-Palermo, nel tratto Bicocca-Dittaino, dovrebbero essere soppressi “oltre un milione di chilometri treno”. “Al costo di 14 euro per chilometro treno, dichiarato dall’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò in audizione in Commissione Trasporti il 22 febbraio, si arriva a una cifra risparmiata di oltre 14 milioni oltre alle somme derivanti dalle penalizzazioni previste contrattualmente”.
Da qui la richiesta alla Regione di utilizzare le risorse derivanti da questo risparmio, circa 10 milioni. “Risorse importanti – scrivono – che potrebbero essere sfruttate per intervenire sull’annosa questione degli aumenti dei biglietti ferroviari, sull’implementazione di ulteriori servizi ferroviari in quei territori che da anni chiedono più servizi ferroviari almeno nelle giornate festive o domenicali”.
E ancora: “Non ci sorprendono le dichiarazioni dell’assessore alla Mobilità e infrastrutture della Regione Siciliana, Alessandro Aricò. Ma teniamo a precisare che le nostre richieste non sono critiche al contratto di servizio regionale ma giuste osservazioni per fare rispettare gli impegni”.
Le associazioni sottolineano di aver chiesto più volte il tavolo tecnico previsto da decreto assessoriale, ma “senza aver ottenuto risposta a tutt’oggi”. Gli altri nodi riguardano il “Passante ferroviario di Palermo”, per cui sarebbero stati spesi negli ultimi 15 anni “oltre un miliardo 200 milioni di euro per l’ammodernamento e il raddoppio ferroviario, realizzando le 16 stazioni in esercizio (a cui dovranno aggiungersene altre tre, attualmente in costruzione) sui 35,6 km del suo tracciato”.
“Infrastrutture realizzate per l’attuazione di un servizio di tipo metropolitano, come avviene nelle grandi città dove, tra un treno e l’altro, si attendono al massimo 3 o 5 minuti – proseguono -. A Palermo occorre aspettarne 30 o 60 (a seconda delle stazioni). I risultati li conoscono bene pendolari e studenti che, ogni mattina, riescono a salire a fatica sui treni stracolmi, se non rimangono a terra”.
Secondo i presidenti, dal 2018 non si riuscirebbe “a trovare neanche un euro, nel bilancio regionale siciliano, per incrementare le somme destinate al trasporto ferroviario e, con esse, i km-treno che sarebbero necessari per incrementare il numero di convogli in servizio lungo il Passante Ferroviario di Palermo”.
Le associazioni infine esprimono delle riserve sul nuovo collegamento veloce “Genio Espress” tra le stazione ferroviarie di Palermo Centrale e l’aeroporto Falcone-Borsellino. “I treni dedicati al nuovo servizio effettuano 6 corse giornaliere, ma soltanto 1 di esse ferma a tutte le fermate – scrivono i presidenti -. Le altre 5 (3 in direzione aeroporto, 2 in direzione Palermo Centrale) fermano soltanto nella stazione di Palermo Notarbartolo. Per percorrere i 35 km del Passante ci vorranno pur sempre 36 minuti”.
Le associazioni ricordano che i treni “veloci” per Punta Raisi ci sono già. “Vengono effettuati al ritmo di uno ogni ora, alternandosi a quelli che, sempre ogni ora, fermano in tutte le stazioni arrivando sempre in aeroporto – aggiungono i presidenti -. Ed impiegano soltanto 13 minuti in più dei nuovi treni “Genio” che finiranno per sprecare preziosissimi km-treno per servire una stazione soltanto lungo il tragitto anziché 16”.
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30 Giugno 2023, 04:59