08 Settembre 2014, 20:51
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PALERMO – “Venite, ho fatto una fesseria”. Sono da poco trascorse le 20 quando Salvatore Li Greci, 80 anni, autista di pullman in pensione, suona al campanello di casa dei vicini e confessa di avere ammazzato la moglie, Sebastiana Coppola, 79 anni, casalinga. Il dramma familiare si è consumato a palermo, in via san Raffaele Arcangelo. una strada del rione Villaggio Santa Rosalia, a pochi metri dall’omonima chiesa.
I vicini entrano in casa, la donna è riversa per terra nel corridoio, in una pozza di sangue. Il marito l’ha colpita alla nuca con un bastone. La situazione appare subito disperata. I vicini avvertono il 118. Inutile la corsa e l’arrivo dei sanitari, a cui non rimane altro che constatare il decesso della donna. Cosa ha scatenato la furia omicida del pensionato? Sembrerebbe che dietro l’insano gesto ci siano screzi per la gestione della pensione. Li Greci non gradiva l’obbligo di consegnare mensilmente il denaro alla donna. Protestava perché la moglie gli dava “pochi euro al giorno e – ammette – ho perso la testa”. I vicini raccontano di contrasti all’ordine del giorno. La coppia di anziani non aveva figli, l’unico nato dalla loro relazione era deceduto circa 20 anni fa.
La dinamica, grazie alla confessione dell’omicida, appare fin troppo chiara. Sul posto è intervenuto il pubblico ministero Rita Fulantelli ed è stato allertato il medico legale. Adesso i carabinieri del Nucleo radiomobile e del reparto territoriale stanno acquisendo informazioni dai vicini e dai parenti della vittima, subito accorsi sul luogo del delitto.
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08 Settembre 2014, 20:51