18 Settembre 2023, 18:36
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PALERMO – È nato sul barchino, durante la traversata, ed è morto subito dopo il parto senza potere essere soccorso. A raccontare la tragedia è la mamma del piccolo. La donna, Claudelle, ha 28 anni ed è originaria del Camerun: durante il viaggio ha iniziato ad avere le contrazioni e ha partorito tra le onde del mar Mediterraneo aiutata da alcuni compagni.
“Era la mia prima gravidanza. Ho fatto il viaggio da sola, speravo in un futuro migliore per me e per mio figlio. Ma lui adesso non c’è più. Non ho avuto nemmeno la possibilità di abbracciarlo…”. Racconta la donna che è ancora sotto choc.
Quella di Claudelle è stato un viaggio lunghissimo e doloroso, con un epilogo tragico. La donna adesso è in un letto del reparto di ginecologia dell’ospedale Civico diretto da Antonio Maiorana, coccolata dai medici e dagli infermieri. Quando è sbarcata, con in braccio il cadavere del figlioletto, madre e figlio erano ancora legati dal cordone ombelicale e la donna non aveva espulso per intero la placenta. Quindi il trasferimento in ospedale.
“La donna sta bene per quanto riguarda lo stato di salute. L’abbiamo rifocillata, alimentata e curata dandole tutta l’assistenza possibile. Abbiamo risolto tutta una serie di problemi legati al parto avvenuto in condizioni non adeguate – spiega all’Ansa il primario -. Le ho parlato in inglese e le ho spiegato quali sono le sue condizioni di salute”.
Domani Claudelle avrà un colloquio con una psicologa che cercherà di sostenerla in questi giorni. “Lei è perfettamente consapevole di quanto è successo – racconta Maiorana – . Anche per questo abbiamo evitato di parlare con lei di questo momento dolorosissimo”.
Claudelle non è la prima migrante che viene assistita nel reparto dopo un lungo viaggio e una lunga traversata. “Quello che posso dire, in base alla mia esperienza, è che si tratta di persone che hanno una grande dignità”, conclude il primario.
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18 Settembre 2023, 18:36