Droga, 15 mila euro falsi | I "palermitani" raggirati - Live Sicilia

Droga, 15 mila euro falsi | I “palermitani” raggirati

Un frame delle riprese della Dia

La pace fra il boss di Agrigento e i fornitori di hashish fu siglata al ristorante.

ASSE AGRIGENTO-PALERMO
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PALERMO – Avevano rifilato 15 mila euro falsi “ai palermitani” in cambio di un carico di hashish. Ad evitare la loro reazione fu l’intervento di Antonio Massimino, da ieri in carcere con l’accusa di essere il nuovo capomafia di Agrigento.

Nell’ottobre 2015 le cimici captano la conversazione fra Alessio Di Nolfo e Luca Siracusa, anche loro finiti in cella nel blitz di ieri della Direzione investigativa antimafia di Palermo. Sono a bordo di una lancia Y. “… in questi giorni ho avuto problemi con i palermitani io – dice Di Nolfo – mi hanno dato quindici mila euro falsi… sono venuti fino a casa mia quattro… che volevano entrare meno male che c’era lui… di mezzo… ‘falli scendere a questi che”. “… li mettiamo in riga”, aggiunge Siracusa, spiegando la reazione di Massimino alle pretese dei palermitani.

Il tema delle banconote false utilizzate per pagare la fornitura di stupefacenti torna all’ordine del giorno nella conversazione fra Di Noto e il palermitano Salvatore La Cara, che non nasconde il risentimento per essere stato raggirato: “… i miei parenti non te ne vogliono mandare più cose”.

In una conversazione successiva fra Di Nolfo e Francesco Vetrano si scopre che i palermitani sono Pietro La Cara e Domenico Giallanza e che anche “Mimmo” (identificato in Domenico La Vardera, ndr), ha saputo del raggiro: “Mimmo ti sembra che già non lo sa che quello ha fatto quel pacco di diciotto mila euro a Palermo?… qua a Palermo… c’è quello che comanda la zona, quello ne comanda un’altra… qua c’è sempre un padrone… che comanda tutte cose, se già è arrivato all’orecchio a quello che gli deve dare diciotto mila euro”.

L’8 gennaio 2016 si ha notizia che la questione fu ripianata nel corso di un pranzo a Porto Emnpedocle alla presenza di Daniele Giallanza e Antonio Massimino. Quest’ultimo, appena uscito dal ristorante, spiega a Giuseppe Messina: “… io per un’altra cosa parlo Pè, per i palermitani… perciò vedi… comincia a prendere impegni perché ora il fumo arriva, capito?….”.


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