21 Ottobre 2020, 15:37
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PALERMO – Due assolti e un condannato. Il processo nasceva da un blitz del luglio 2019, quando i carabinieri fecero irruzione in un’abitazione in contrada Tiberio, a San Mauro Castelverde e vi trovarono droga e tritolo.
Gli imputati rispondevano a vario titolo di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, concorso in furto aggravato di energia elettrica, detenzione illegale di munizioni, di tritolo (150 grammi) e di silenziatore per armi da fuoco.
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Termini Imerese Emanuele Bencivinni ha condannato Tommaso Armillieri a 5 anni e 4 mesi (è il proprietario dell’immobile).
Gli assolti sono Leonardo e Vito Casarrubia, padre e figlio, palermitani. Il pubblico ministero aveva chiesto sei anni ciascuno di carcere.
Davanti al giudice è passata la linea difensiva dell’avvocato Sergio Burgio, secondo cui, la presenza dei Casarrubia anche nei giorni precedenti all’arresto non è stata supportata da ulteriori prove che dimostrassero il loro coinvolgimento nella coltivazione della droga.
C’erano stati fra di loro solo sporadici contatti telefonici e i fotogrammi della telecamera di sorveglianza che ritraeva i Casarrubia intenti a parlare con il coimputato. Troppo per conbdannarli.
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21 Ottobre 2020, 15:37