26 Maggio 2023, 17:53
2 min di lettura
AGRIGENTO – La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha avanzato la richiesta di condanna nei confronti di sette imputati coinvolti in un’inchiesta che ipotizza un traffico di cocaina tra Agrigento, Licata e Canicattì. L’indagine, che ha messo a fuoco numerosi episodi di spaccio di droga tra il 2013 ed il 2014, è una costola investigativa della più nota operazione Vultur sulla famiglia mafiosa di Camastra.
Il sostituto procuratore della Dda Alessia Sinatra, a margine della requisitoria, ha chiesto le seguenti condanne: 12 anni di reclusione per Filippo D’Oro, di Favara; 12 anni di reclusione per Luigi Generoso, 57 anni di Licata; 12 anni di reclusione per Elio Magrì, 60 anni di Castrofilippo; 12 anni di reclusione per Salvatore Nobile, 56 anni di Favara; 8 anni di reclusione per Sonia Privitera, 43 anni di Catania; 10 anni di reclusione per Andrea Spiteri, 53 anni di Licata; 12 anni di reclusione per Natale Vinciguerra, 43 anni di Catania. Per loro il processo proseguirà il 29 giugno ed il 4 luglio con le arringhe degli avvocati della difesa fino ad arrivare alla sentenza prevista per il 19 luglio.
Il gup del tribunale di Palermo Cristina Lo Bue ha invece disposto il rinvio a giudizio di altri quattro imputati che, invece, seguiranno il rito ordinario: si tratta di Angelo Allegro, 70 anni di Naro; Salvatore Allegro, 40 anni di Naro; Michele Curcio, 55 anni di Canicattì; Rosario Orazio Cavallaro, 66 anni di Ravanusa. Quest’ultimo sta scontando già una condanna a trent’anni di reclusione per l’omicidio di Angelo Carità, ergastolano tornato in libertà per scadenza dei termini di custodia, assassinato a Licata nel giorno di Pasquetta del 2018.
L’intera inchiesta prende spunto dall’attività investigativa della squadra mobile di Agrigento e ipotizza l’esistenza di una vera e propria banda, al vertice della quale ci sarebbero stati Angelo Allegro e Rosario Orazio Cavallaro, dedita al traffico di sostanze stupefacenti.
La droga, secondo quanto emerso, sarebbe stata acquistata a Catania per poi essere smerciata tra Agrigento, Canicattì, Licata e Ravanusa. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Salvatore Cusumano, Antonino Gaziano, Carla Internicola, Ignazio Terranova, Francesco Lumia, Gianluca Magliarisi, Giuseppe Ragazzo e Calogero Meli.
Pubblicato il
26 Maggio 2023, 17:53