23 Dicembre 2021, 18:19
1 min di lettura
CATANIA – È arrivato il verdetto del processo, stralcio abbreviato, dell’operazione San Paolo condotta dalla Dda di Catania e dai carabinieri di Siracusa nel luglio del 2020 contro un’organizzazione che era dedita a usura e traffico di droga tra i comuni di Siracusa, Floridia e Solarino. L’inchiesta è partita nel 2017 dopo alcuni incendi a danno di esercizi commerciali: da lì gli investigatori hanno scoperto che dietro ci sarebbe stato un giro di strozzini.
Inoltre gli inquirenti avrebbero ricostruito che a impartire le direttive a Massimo Calafiore – a capo del gruppo criminale – sarebbe stato il boss Antonino Aparo dal carcere di Milano. Ma il gup di Catania Stefano Montineri oggi lo ha assolto dalle contestazioni.
Massimo Calafiore invece è stato condannato a 15 anni 6 mesi 20 giorni e 89.200 euro. Pena pesante anche per Giuseppe Calafiore condannato a 14 anni 6 mesi 20 giorni e 86.400 euro. Assolti, però, da diverse imputazioni.
L’indagine ha permesso di documentare i canali di rifornimento degli stupefacenti. I grossisti sarebbero stati Salvatore Mazzaglia, detto ‘Nino calcagno’, boss di primo piano di Mascalucia del clan Santapaola, e Victor Andrea Mangano. I due sono stati condannati rispettivamente a otto anni dieci mesi 20 giorni e 55.555 di multa (riconosciuta la continuazione) e 6 anni e 44 mila euro (riconosciuta la continuazione). Anche per i due catanesi sentenza di assoluzione per alcuni capi di imputazione. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni.
Pubblicato il
23 Dicembre 2021, 18:19