Catania

Un drone per portare in carcere telefoni e droga: due arresti VIDEO

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18 Settembre 2024, 07:14

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CATANIA – Il monitoraggio e controllo economico predisposto per il contrasto ai traffici illeciti sull’asse viario Catania–Caltanissetta, ha portato i finanzieri dei GICO di Caltanissetta e Catania, ad individuare e, successivamente, ad arrestare due soggetti di nazionalità italiana che, nei pressi della Casa Circondariale di Caltanissetta, intendevano utilizzare un drone per recapitare all’interno della struttura carceraria un involucro contenente sostanze stupefacenti e numerosi telefoni cellulari.

Noi pressi dell’Istituto penitenziario di Caltanissetta le Fiamme gialle hanno rinvenuto uno zaino appositamente confezionato per essere trasportato da drone contenente 10 telefoni cellulari di piccolissime dimensioni, i cosiddetti micro cellulari, ulteriori 2 smartphone, nonché 12 schede SIM e gli accessori necessari per la ricarica degli stessi oltre a 100 grammi di marijuana e oltre 150 grammi di hashish. Sono stati inoltre sequestrati i 4 smartphone nella disponibilità dei due arrestati.

La perquisizione

Le ulteriori attività di perquisizione nell’autovettura di uno dei due arrestati, hanno consentito di rinvenire all’interno della stessa una valigetta contenente un drone professionale, nonché 5 mila euro in contanti occultati sotto lo sterzo dell’auto, che, dai successivi approfondimenti effettuati, risultavano costituire il compenso per il pilota del drone da impiegare nell’attività di introduzione dello zaino nell’area del carcere.

L’attività di analisi e la decisa azione svolta dalle unità specializzate del GICO di Caltanissetta e di Catania, ha consentito di impedire la realizzazione di un’attività illecita di particolare gravità, che avrebbe potuto arrecare un grave rischio alla stessa struttura penitenziaria e permettere di perseguire attività illecite da parte dei privati di libertà. 

Gli arresti

I due soggetti sono stati tratti in arresto. Arresto convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari, tenuto conto delle circostanze di tempo e soprattutto di luogo in cui è stato commesso il fatto disponendo, la misura cautelare della custodia in carcere per uno e la detenzione domiciliare con presidio elettronico all’altro.

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18 Settembre 2024, 07:14

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