07 Luglio 2014, 11:22
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CATANIA. Due agguati, letti come regolamenti di conti all’interno della criminalità organizzata, sono stati registrati ieri in provincia di Catania. Il bilancio è di un ferito a una gamba e di tre arrestati da carabinieri della compagnia di Giarre: si tratta del 44enne Antonino Leonardo Parisi, del 25enne Remo Arcarisi e del 21enne T. G. (queste le iniziali del nome). Le prime indagini scattano dopo che Sebastiano Flori si presenta nell’ospedale di Giarre per farsi medicare una ferita da arma da fuoco a una gamba. Ai militari dell’Arma racconta di essere stato colpito mentre era davanti a un bar di Mascali. Ma durante il sopralluogo compiuto da investigatori non sono stati trovati riscontri: nessuna traccia di sangue sul posto, né testimoni dell’episodio e la sparatoria non è stata segnalata da al 112. L’ipotesi dei carabinieri è che sia stato “gambizzato” in una zona non frequentata non di Mascali.
Il secondo episodio è avvenuto ieri sera a Riposto. Un gruppo di fuoco su due auto è entrato in azione la notte scorsa a Riposto, nel Catanese, esplodendo numerosi colpi di pistola calibro 7,65 contro un pregiudicato che era uscito di casa per gettare dei rifiuti in un cassonetto. L’agguato è andato a vuoto: l’uomo è rimasto illeso, i proiettili si sono conficcati sul muro dell’ abitazione, vicino la porta d’ingresso. Tre dei componenti il commando sono stati arrestati da carabinieri della compagnia di Giarre dopo un inseguimento. L’equipaggio di ‘gazzella’, che era in zona, sentiti i colpi è subito intervenuto ed è riuscito a intercettare una delle due vetture, una Bmw 5, arrestando, dopo una breve colluttazione gli occupanti dell’auto. Sono Leonardo Antonino Parisi, 44 anni, ritenuto vicino al clan Laudani, Remo Arcarisi, di 25 anni, e un 31enne. Sono accusati di tentativo d’omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma da sparo. Indagini sono in corso per accertare se ci siano collegamenti con il ferimento, avvenuto ieri pomeriggio, di Sebastiano Flori, che si è presentato nell’ospedale di Giarre per farsi curare colpi di arma da fuoco a una gamba. Ai militari dell’Arma ha detto di essere stato centrato mentre era davanti a un bar di Mascali. Ma durante il sopralluogo compiuto da investigatori non sono stati trovati riscontri: nessuna traccia di sangue sul posto, né testimoni dell’episodio e la sparatoria non è stata segnalata da al 112. L’ipotesi dei carabinieri è che sia stato ‘gambizzato’ in una zona non frequentata non di Mascali. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Catania.
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07 Luglio 2014, 11:22