Due magistrati sotto processo | Viola assolto, Principato condannata

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05 Aprile 2019, 16:46

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PALERMO – Proscioglimenti, assoluzioni, ma anche una condanna. È una vicenda giudiziaria complicata quella sfociata in due distinti processi che vedevano imputati a Caltanissetta due magistrati, Marcello Viola e Teresa Principato, e il finanziere Carlo Pulici. Viola e Pulici sono stati prosciolti e assolti, mentre Principato è stata condannata a 40 giorni di carcere, pena sospesa.

Viola, ex procuratore di Trapani e oggi procuratore generale di Firenze, difeso dall’avvocato Nino Zanghì, è stato prosciolto perché il fatto non sussiste dalle accuse di rivelazione di segreto di ufficio. Stessa cosa per Pulici (difeso dagli avvocati Enrico Tignini e Fabrizio Biondo), che nel 2016, quando era applicato alla segreteria di Principato, aveva consegnato a Viola un pen drive con gli interrogatori dell’architetto e pentito Giuseppe Tuzzolino. Interrogatori in cui si parlava anche di Matteo Messina Denaro. Le indagini per la cattura del latitante sono state per anni coordinate da Principato.

La procura di Caltanissetta a maggio 2018 aveva chiesto l’archiviazione dei due imputati per “insussistenza del reato”, ma il gip del Tribunale nisseno aveva disposto l’imputazione coatta. Ora l’assoluzione nel merito decisa dal giudice Graziella Luparello. Si è trattato di una normale interlocuzione fra gli uffici giudiziari di Palermo e Trapani.

Un anno dopo si intrecciò la seconda vicenda. Pulici era stato denunciato (anche questa storia fu archiviata) per una storia che coinvolgeva una persona a lui vicina. Nell’ambito dell’indagine Principato era stata sentita come persona informata sui fatti. Al termine del colloquio con i pubblici ministeri di Caltanissetta, il magistrato, ex procuratore aggiunto di Palermo e oggi alla Direzione nazionale antimafia, avrebbe raccontato a Pulici il contenuto delle domande.

Pulici è stato assolto dall’accusa di accesso abusivo al sistema informatico della Procura e false dichiarazioni al pubblico ministero, mentre per principato il giudice Luparello ha deciso una condanna a 40 giorni, pena sospesa, per rivelazione di segreti inerenti un procedimento penale. Siamo in attesa di una replica dei legali del magistrato.

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05 Aprile 2019, 16:46

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