Soldi al Formez per l’assistenza | “Dubbi sull’affidamento”

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02 Novembre 2014, 17:01

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PALERMO – “La Regione ha regalato due milioni al Formez”. Nuove polemiche sugli affidamenti diretti nell’ambito dei Fondi europei. La denuncia piomba persino nella più istituzionale delle sedi, a Sala d’Ercole, dove due giorni fa il parlamentare del Cantiere popolare Bernadette Grasso ha puntato il dito contro il governatore Crocetta: “Strillare che finalmente abbiamo l’assistenza tecnica del Formez, ente controllato da Roma quindi anch’esso utile a fare gli interessi romani, – ha detto il deputato – risulta inutile in quanto i diversi programmi operativi hanno in questi anni usufruito di assistenze tecniche costate decine di milioni di euro. A proposito dell’assistenza tecnica di Formez che, ripeto, era già presente, – ha proseguito in Aula la Grasso – si tratta di una estensione del contratto, non v’è stata fatta alcuna procedura di evidenza pubblica”.

L’affidamento al Formez dell’assistenza tecnica per accelerare la spesa dei Fondi comunitari 2007-2013, era stato salutato con grande soddisfazione dallo stesso Crocetta, nel giorno della visita a Palermo del sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio: “Per assistere sia i comuni che le università, – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans del 24 ottobre – i governi regionale e nazionale hanno stabilito di avvalersi del Formez. La Regione intende dare una soluzione definitiva al problema, con la costituzione di una task force specifica, composta da funzionari, dirigenti e dipendenti delle partecipate che, nei prossimi mesi, dovranno lavorare esclusivamente all’assistenza tecnica per risolvere il problema”. Il problema è quello di una spesa dei Fondi ancora in ritardo, nonostante l’accelerazione impressa negli ultimi mesi.

Ma quell’affidamento diretto, che si aggiunge a quelli conclusi nel contesto del Piano giovani e che sono stati al centro non solo di infuocate sedute di commissioni parlamentari, ma anche di indagini della Procura, ha scatenato la protesta in aula dell’opposizione. “Il governo – ha detto la Grasso – ha affidato due milioni senza espletare una gara, ma attraverso una estensione del contratto”. Della convenzione, per la precisione. E in effetti è così. La scelta di estendere il rapporto con Formez è stata formalizzata dal governo regionale lo scorso 14 ottobre. Il decreto, firmato dal dirigente generale del dipartimento Formazione Gianni Silvia fa riferimento alla convenzione tra Regione siciliana e Formez del 23 marzo 2012. Una convenzione da “estendere”. Una intenzione, a dire il vero, già manifestata dall’amministrazione mesi addietro.

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Il 14 aprile scorso era stata infatti Anna Rosa Corsello, ex dirigente generale e autorià di gestione del Fse a chiedere al Formez “la presentazione di una proposta tecnica finalizzata a fornire supporto operativo alle Auorità di gesione del Po Sicilia 2007-2013, nonché a rafforzare la capacità istituzionale degli uffici giudiziari di Catania”. Alla proposta della Corsello, Formez rispondeva appena tre giorni dopo, presentando la propria proposta tecnica “integrativa alla convenzione del marzo 2012”. Proposta accettata e trasformata in accordo già lo scorso 28 aprile. A quel punto seguono gli atti formali con la presentazione del progetto esecutivo e il decreto di finanziamento del 14 ottobre scorso.

Due milioni. Direttamente presi dal bilancio regionale. E anche su questo punto, non mancherebbero i dubbi. Il capitolo di bilancio dal quale sono tirati fuori i due milioni, infatti, stando alla denuncia della Grasso, non era destinato a questo tipo di affidamenti. Si tratta del capitolo 716402: “Interventi per la realizzazione dell’obiettivo specifico VII del programma operativo regionale Fse 2007-2013”. L’asse che riguarda, appunto, la “capacità istituzionale”. “Noi regaliamo alla Formez – prosegue la Grasso- somme che vengono prese dal capitolo della capacità istituzionale, cioè somme che erano destinate a formare i dipendenti dei Comuni, i dipendenti delle amministrazioni periferiche. Ecco che cosa ha prodotto questo Governo. Non vorrei – ha concluso la parlamentare – che adesso questo affidamento diretto serva anche per consentire assunzioni in questo ente senza alcuna evidenza pubblica, e pagate con i soldi dei siciliani”.

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02 Novembre 2014, 17:01

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