18 Luglio 2012, 20:21
1 min di lettura
Livesicilia nacque in una notte sicuramente buia e per nulla tempestosa. Con una bottiglia di spumante che taluni si ostinano a ricordare almeno fresca e invece era calda. D’improvviso si materializzò sullo schermo la faccia di un arrestato. Ottanta lettori online (ci sembravano tanti). E il cuore del giornale che sfogliate prese a battere. Oggi abbiamo superato l’asticella dei duecentomila commenti. Duecentomila volte voi. Sfogliare, termine strano per l’immaterialità del web. Ma chi scrive pensa che sia legato alla creatura-quotidiano. Che può non essere di carta, eppure deve averne la forza, la dignità, l’autorevolezza e il profumo. Se il mezzo è felicemente nuovo, l’identità ha da conservare gli ingredienti soliti del mestiere di cronista. Articolo uno.Tutto ciò che è intelligente ha il diritto di essere sfogliato.
La novità è nell’interazione. Nel contributo dei lettori. Nel rapporto che c’è tra noi e voi. Nella capacità che avete di suggerire, ammonire, ricordare e sbagliare. Negli sforzi che compiamo, minuto per minuto, per essere all’altezza perfino dei vostri errori. Livesicilia ha un’anima orizzontale, più che democratica. Democrazia è parola complessa, non sempre immacolata, non sempre pendente dalla parte della giustizia. Un orizzonte comune raffigura una condivisione, un cammino insieme. E c’è di più del legame di colleganza dentro un viaggio partecipato. C’è una specialità dello stare insieme che somiglia all’affetto. Conservo nel cuore e in un cassetto tantissimi commenti che ci hanno rischiarato l’orizzonte di cui si scriveva. Conservo ovunque io vada la vicinanza che i lettori di Livesicilia mi hanno mostrato in un passaggio acuto della vita di un uomo. Non ci si sente meno soli nel dolore, quando accade il miracolo di una vera solidarietà. Ma la solitudine fa meno paura.
Pubblicato il
18 Luglio 2012, 20:21