Duello Clinton-Trump in tv | Pubblico da SuperBowl

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26 Settembre 2016, 12:03

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ROMA – La sfida dell’anno. Dopo un’agguerrita stagione di primarie e’ tutto pronto per il primo faccia a faccia fra Hillary Clinton e Donald Trump. La candidata democratica si presenta al confronto con un vantaggio minimo, di soli due punti su Trump. A Hillary va infatti il 46% delle preferenze, a fronte del 44% del tycoon.

E subito un giallo, quello della possibile presenza di un’ex fiamma di Bill Clinton, getta un’ombra sullo scontro, lasciando intravedere cosa i 90 minuti di confronto fra i due candidati potrebbero regalare a un pubblico da SuperBowl. Le stime parlano infatti di piu’ di 100 milioni di persone incollate al piccolo schermo, piu degli 80 milioni del dibattito record fra Jimmy Carter e Ronald Reagan nel 1980. Il caso si aperto, per scherzo o per verita’ sabato, quando Trump con tweet ha annunciato che avrebbe potuto invitare al confronto Gennifer Flowers, una delle amanti di Bill, per farla sedere accanto a Mark Cuban, il miliardario anti-Trump invitato al confronto da Hillary. Flowers, via Twitter, ha accettato l’invito. E subito si sono scatenate polemiche e ironie, che hanno spinto la campagna di Trump a precisare che ”Flower non e’ stata formalmente invitata, e che non ci si attende una sua presenza”. Lo staff del tycoon precisa inoltre che Trump non ha intenzione di sollevare il tema delle infedelta’ di Bill durante il dibattito, ma che se attaccato ”ha tutti i diritti di difendersi”.

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L’appuntamento per il dibattito e’ alla Hofstra University nello stato di New York, dove i due candidati si sfideranno per la prima volta non a distanza. Saltata la trasferta a Charlotte per non aumentare la pressione sulla polizia locale, Hillary e Trump dedicano la vigilia del dibattito a prepararsi. L’unica pausa e’ l’incontro con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, che li vede separatamente. Con Trump, Netanyahu si intrattiene piu’ di un’ora, affrontando i temi della sicurezza regionale e gli sforzi per portare la pace in Medio Oriente, che si avra’ solo quando i palestinesi rinunceranno alla violenza e accetteranno Israele come stato ebraico. Trump assicura inoltre che gli Stati Uniti, sotto la sua leadership, riconoscerebbero Gerusalemme come la capitale di Israele. Il dibattito va in scena davanti a un’America spaccata da un dibattito politico e da una stagione elettorale non tradizionale. L’ascesa di Trump ha sbaragliato tutti, e i suoi modi e la sua dialettica hanno spiazzato anche gli osservatori. Gli americani dal confronto si attendono risposte: un elettore su tre ritiene i dibattiti televisivi determinanti per la scelta su chi votare. L’attenzione e’ alta anche su Lester Holt, il moderatore del confronto al suo primo dibattito presidenziale. Su Holt sono puntati gli occhi delle campagne dei due candidati, pronte a criticare eventuali passi falsi. Per ora solo Trump si e’ sbilanciato in un commento: pur esprimendo il suo rispetto per Holt, Trump lo ha definito un democratico come tutta la stampa.

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26 Settembre 2016, 12:03

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