04 Aprile 2022, 18:49
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Tutti rinviati a giudizio. La gup Chiara Di Dio Datola, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore di Catania Fabio Regolo, ha mandato a processo gli imputati coinvolti nell’inchiesta della Guardia di Finanza sui Durc pilotati, i documenti unici di regolarità contributiva, alla Cassa edile. Un’inchiesta partita dalle denunce dei vertici dello stesso ente, tra cui il sindacalista Giovanni Pistorio. Erano stati rilevati accessi abusivi al sistema informatico, chiamato BNI, Banca nazionale imprese.
Il 4 ottobre dovranno presentarsi, tra gli altri, davanti dinanzi ai giudici della terza sezione penale del tribunale di Catania l’ex vicedirettore della Cassa edile etnea, il sessantottenne Filippo Di Guilmi, e l’ex presidente regionale dell’associazione nazionale costruttori, il sessantenne Salvatore Ferlito, già presidente dell’ente catanese. Quest’ultimo, secondo la tesi accusatoria, nella sua qualità di rappresentate legale della Sicula Costruzioni di Santa Venerina, avrebbe ricevuto un Durc falso da Guilmi. Per la Finanza, altri sedici imprenditori avrebbero beneficiato della falsificazione dei documenti attestanti la regolarità contributiva, condizione essenziale per partecipare alle gare pubbliche. Le imprese avrebbero per la Procura ottenuto affidamenti diretti, subappalti e incassato pagamenti, senza averne i requisiti.
I reati contestati agli imputati sono a vario titolo accesso abusivo a sistema informatico, al falso, all’abuso d’ufficio e alla turbata libertà degli incanti. Al processo si sono costituiti parte civile l’Ance, la Cassa Edile e un costruttore che si reputa danneggiato dal sistema illecito.
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04 Aprile 2022, 18:49