Dybala ha convinto ‘Tata’ Martino | Ora il sogno è la Copa América

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20 Aprile 2015, 14:35

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PALERMO – Tata che osserva ‘u picciriddu’ mentre gioca e si diverte. Non è la scena di una balia che controlla l’infante avuto in affidamento dai genitori, ma il ct della Nazionale vice campione del Mondo che scruta con attenzione i movimenti di un talento ribattezzato con questo affettuoso soprannome dai propri tifosi: i protagonisti di quest’affresco di una domenica primaverile palermitana sono Gerardo Martino, selezionatore dell’Argentina subentrato ad Alejandro Sabella dopo il Mondiale brasiliano, e Paulo Dybala, stella rosanero che per coltivare il sogno albiceleste ha resistito alle lusinghe di un’altra blasonata del pallone pronta a fare carte false per accaparrarselo: l’Italia di Antonio Conte.

Una dimostrazione di attaccamento ai valori identitari della patria non certo passata inosservata negli ambienti dell’AFA, la federcalcio del Paese che diede i natali a Diego Armando Maradona ed Evita Perón, due personaggi che per il viscerale amore nei confronti della bandiera con il Sol de Mayo sono diventati icone idolatrate dal popolo. Le eccelse doti tecniche a fare il resto: la missione per guardare questo presunto astro nascente, di cui in Europa si dice un gran bene e nei confronti del quale anche Javier Pastore ha speso parole al miele, merita di essere portata a termine. Biglietto aereo all’aeroporto “Islas Malvinas” di Rosario con destinazione Buenos Aires, da lì volo internazionale per Roma. Dopodiché l’approdo al “Falcone-Borsellino” di Palermo.

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La tappa finale, però, è il “Renzo Barbera”, dove dicono che l’enfant prodige sia solito esibirsi in performance d’alta qualità. Inizia la gara: vediamo cosa riesce a fare, pensa Martino. Il primo controllo di palla è pregevole, anche il secondo non è male. Il ragazzo sa calciare. E propizia la prima rete della sua squadra. È abile anche a mantenere la posizione, guarda come manda in porta sempre quel bulgaro. Il primo tempo è scivolato via in maniera piacevole, il ct argentino si concede anche qualche scatto con il proprio smartphone. La ripresa rende ulteriormente merito alle doti della Joya, a caccia del gol a ogni costo: i legni, però, continuano a bisticciare con la sorte e l’urlo per il 3-1 rimane strozzato in gola.

Poco male, la prova è comunque superata. La convocazione arriverà, ad anticiparlo ci aveva pensato qualche settimana fa sempre Pastore, nel corso di un’intervista. Bisogna solo stabilire il momento, magari come premio per una stagione da top player. L’occasione potrebbe arrivare il prossimo 6 giugno, quando all'”Estadio de Bicentenario” di San Juan l’Argentina affronterà la Bolivia, ultimo test amichevole prima della Copa América 2015. Se l’esperimento si rivelerà riuscito, il premio potrebbe tramutarsi in un viaggio in Cile. Dybala non è riuscito a segnare ma può ugualmente sognare: il mercato, per adesso, può attendere.

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20 Aprile 2015, 14:35

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