13 Febbraio 2015, 08:30
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PALERMO – I fulmini lanciati da Zamparini hanno fatto decisamente rumore. Il segnale è arrivato forte e chiaro non solo in Italia ma in tutta Europa, e chi se non le big della Premier League potevano cogliere l’occasione di avvicinarsi a Paulo Dybala? L’attaccante argentino, ormai è chiaro, lascerà Palermo a fine stagione, complice un contratto in scadenza 2016 e la paura di vedere un Muñoz bis (o addirittura ter, visto che Barreto è ormai pronto a seguire le orme del suo ex compagno di squadra). Le trattative per il rinnovo di contratto sono ad un punto morto a causa dello scontro tra il club di viale del Fante e chi cura gli interessi del bomber di Laguna Larga, dunque la cessione diventa un’opzione necessaria per evitare una fuga da parametro zero, che creerebbe danni enormi ad un bilancio di per sé negativo.
La trattativa per il rinnovo del contratto, per la quale c’era un cauto ottimismo nelle prime settimane del nuovo anno, è giunta praticamente ad un bivio. La strada imboccata da entrambe le parti, al momento, porta ad un “no” secco, che equivarrebbe ad una cessione certa nel prossimo giugno. Il presidente Zamparini ha accusato i rappresentanti del giocatore, definendoli dei pescecani, perché la proposta fatta in sede di trattative era il massimo che potesse offrire: un milione all’anno per tre anni, con bonus legati a prestazioni e risultati. Una base che sembrava potesse bastare in un primo momento all’attaccante, che avrebbe visto così raddoppiato il proprio stipendio, ma che invece non è andata a genio a Gustavo Mascardi, impresario argentino che sta dietro all’entourage di Dybala. Già in causa col Palermo per alcuni diritti non riconosciuti al momento dell’acquisto del giocatore, è lui il principale accusato dal patron friulano per lo stop alle trattative.
Se già le prestazioni del giocatore avevano richiamato l’attenzione delle big europee, la delicata situazione contrattuale le spinge a muoversi prima della concorrenza. Una delle principali indiziate è il Liverpool, che come tutte le inglesi può vantare un margine di spesa impossibile da paragonare col resto del continente. Brendan Rodgers, manager dei Reds, è stato in Italia in questi giorni proprio per questioni legate al prossimo mercato estivo. Partito dall’Inghilterra subito dopo la vittoria casalinga contro il Tottenham, come confermato anche dall’assistente Colin Pascoe presentatosi in conferenza stampa al posto suo (“È dovuto andar via di fretta dopo la partita per alcuni incontri in Europa riguardanti il club”, ndr), Rodgers ha fatto scalo in Italia per questioni legate al prossimo mercato estivo. Il tecnico nordirlandese ha adocchiato già da tempo Dybala e la sua tappa italiana potrebbe essere un segnale di un ulteriore interessamento al bomber argentino. Le disponibilità economiche del club di Anfield permetterebbero una spesa ai livelli richiesti dal Palermo: nell’ultima stagione il Liverpool ha ottenuto oltre 130 milioni di euro dai diritti televisivi, cifra destinata a scendere di poco per il 2015 e che dal 2016 sarà ulteriormente gonfiata grazie al nuovo accordo con Sky e Bt Sports. Un profilo adatto alle richieste economiche di Zamparini.
Il Liverpool inizia dunque a muoversi, ben sapendo che la concorrenza può essere più ampia di quella attuale. Con Paris Saint-Germain e Manchester City ancora aggravate dalle sanzioni per il mancato rispetto del fair play finanziario, non sono molti i club che potrebbero inserirsi nella corsa al talento del Palermo. Se le richieste di Zamparini dovessero mantenersi tali, ovvero 40 milioni per un volo di sola andata da Punta Raisi, l’Inghilterra diventerebbe quasi certamente l’unica meta possibile per il suo trasferimento. Per il calcio italiano si prospetta dunque un’altra fuga eccellente verso la fredda Albione, a meno che la Juventus non decida di fare uno strappo alla regola e chiudere un occhio sui bilanci. Zamparini ha parlato con Marotta sul futuro di Dybala, riscontrando l’interesse dei bianconeri che però non possono attualmente spingersi troppo in là col prezzo. Se da qui a giugno dovesse cambiare qualcosa, allora il volo dell’argentino potrebbe non essere così lungo.
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13 Febbraio 2015, 08:30