25 Luglio 2012, 20:35
3 min di lettura
Ieri l’intervento nella Conferenza Stato-Regioni. Stamattina l’audizione in Commissione bilancio della Camera dei deputati. L’assessore all’Economia Gaetano Armao è impegnato in questi giorni in una serie di colloqui utili da un lato a tranquillizzare il governo nazionale sulla solidità dei conti della Sicilia, dall’altro a concordare proprio con lo Stato centrale, i passi futuri di un federalismo fiscale che rispetti l’autonomia della Sicilia e restituisca alla Regione alcuni crediti utili a far quadrare quei conti.
Così, Armao sarà ascoltato in Commissione bilancio alla Camera presieduta da Giancarlo Giorgetti. Lì illustrerà il maxi emendamento sulla spending review, che oggi invece è stato descritto nel dettaglio dal vicepresidente dell’Ars Massimo Russo nella omologa commissione dell’Ars. Ma non solo. Armao porterà all’attenzione dei deputati nazionali una corposa relazioni sui flussi finanziari della Regione, insieme ai decreti sul riordino delle società partecipate. Proprio su questo punto, a dire il vero, è già iniziato in Conferenza Stato-Regioni un dialogo sulla sorte di queste società. Società che, stando al decreto sulla spending review di Mario Monti dovrebbero essere dismesse entro il giugno del 2013 o liquidate entro la fine di quell’anno.
“Ridurre il numero delle società regionali, razionalizzare e tagliarne i costi – ha detto Armao – è possibile e la Regione siciliana lo sta già facendo. Proprio ieri – ha proseguito Armao – lo stesso Governo nazionale ha apprezzato questa iniziativa, ma non è corretto demonizzare un intero comparto economico. Occorrono interventi selettivi che riducano al minimo i costi e incrementino l’efficienza, eliminando i rami secchi, ma salvaguardando – ha concluso – le società e i lavoratori che prestano servizio”.
E I saldi finanziari della Regione Siciliana e le novità emerse dall’incontro di ieri con il Presidente del Consiglio dei Ministri ed i Ministri dell’economia, delle Regioni e della Coesione europea sono state al centro dell’incontro che oggi l’assessore all’Economia Gaetano Armao ha avuto con i giornalisti della stampa estera. “Non c’è – ha ribadito Armao – alcun rischio di default della Sicilia, nè alcuna ipotesi di commissariamento. Chi ha puntato a far saltare il banco ha solo fatto un buco (questo si reale) nell’acqua. Ieri con il Governo nazionale – ha continuato l’assessore – abbiamo consolidato il percorso di cooperazione rafforzata già intrapreso da mesi nell’ambito del confronto sull’autonomia finanziaria ed il federalismo fiscale. E proprio il Governo nazionale ha apprezzato positivamente i contenuti dell’emendamento sulla revisione della spesa presentato in sede regionale e che consente significativi risparmi sul costo e la razionalizzazione del personale, la drastica riduzione dei permessi sindacali, il contenimento delle partecipazioni societarie e i decisi tagli sui loro costi gestionali. ”
Armao ha illustrato ai corrispondenti della stampa estera lo stato delle finanze della Regione, i numeri del personale, l’ammontare dei tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie dello Stato e le riforme e le iniziative che il governo regionale ha gia’ varato per garantire gli equilibri di bilancio ed il contenimento dei costi degli apparati amministrativi siciliani.
“Occorre – ha proseguito l’assessore Armao – puntare decisamente alle riforme perché solo modernizzando l’amministrazione regionale si possono conseguire gli ineludibili risparmi di spesa connessi al processo di Spending Review. Vogliamo ricostruire un’autonomia della responsabilità superando quella che per troppo tempo è stata un’autonomia della spesa. La risposta alle tensioni finanziarie manifestatesi in queste settimane, e determinate da ritardati trasferimenti dello Stato, si trova nel percorso vincolante per Stato e Regione che e’ stato convenuto ieri”.
E sulle polemiche che imperversano sui giornali nazionali e stranieri, Armao ha aggiunto: “E’ che sulla vicenda abbiano pesato tentativi speculativi, interessati o approssimativi che fossero, anche da parte di chi dovrebbe conoscere e leggere i dati del bilancio regionale, e che ha preferito lanciare accuse irresponsabili di imminente default, ma che hanno volutamente disinformato e mistificato rispetto alla reale situazione dei conti della Sicilia certificati dalla Corte dei conti, dalle Agenzie di rating e di cui ha più volte dato atto il Governo nazionale”.
Pubblicato il
25 Luglio 2012, 20:35