27 Giugno 2012, 15:30
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La lunga estate calda delle nomine è appena cominciata. Dopo una breve pausa di qualche giorno, che ha preceduto il congresso regionale del suo Mpa, Raffaele Lombardo ha ripreso il passo che aveva fatto allarmare oppositori ed ex alleati nell’occupare le caselle di governo e sottogoverno ancora libere. Dopo le dodici designazioni di cui Live Sicilia ha dato notizia ieri, con le quali sono state piazzate in strategici posti di sottogoverno diverse pedine Mpa come Marcello Caruso e Dario Bonanno, oggi il governatore ha annunciato un po’ a sorpresa la nomina dell’erede di Mario Centorrino all’assessorato all’Istruzione e Formazione. Si tratta di un avvocato palermitano, Accursio Ninni Gallo, vicino a Riccardo Savona e che quindi garantirebbe agli alleati dell’Mps una presenza in giunta, visto che il percorso che avrebbe dovuto portare lo stesso Savona a subentrare a Gaetano Armao all’Economia si è più volte inceppato.
Insomma, dopo qualche giorno d’attesa, in cui Lombardo si è guardato attorno anche per valutare possibili intese con altri partiti in vista delle prossime regionali, non essendo maturato niente per via delle profonde spaccature interne a centrodestra e centrosinistra, il governatore ha pigiato l’acceleratore, proiettando in campagna elettorale il Nuovo polo, rafforzandolo al massimo, anche in vista di una possibile corsa in solitaria. “Saremo nella coalizione che vincerà”, ha profetizzato oggi il governatore. E’ questo l’obiettivo: fare della coalizione oggi al governo l’ago della bilancia, determinante per il successo alle prossime regionali.
Rimane ancora vuota la casella dell’Energia, l’assessorato lasciato vacante dal prefetto Giosuè Marino. Lombardo ne ha ricoperto l’interim in questi giorni e dicono lo abbia fatto con un certo attivismo. I tempi potrebbero essere ora maturi per la nomina e pare che in pole position ci sia il professore Aurelio Angelini, già esponente di primo piano dei Verdi, docente di Sociologia dell’Ambiente.
Ci sono poi le succulente nomine di sottogoverno. E chi conosce bene il governatore assicura che siamo ancora all’inizio. Il meglio deve venire, con la raffica di nomine nelle 17 Asp in scadenza quest’estate. A queste si aggiungono altre poltrone strategiche e ambite, dall’Irfis (la cui pratica ha assunto ormai i contorni di una telenovela) alla Crias passando per società partecipate di peso. “Se non lo fermano, quello non lascerà nemmeno un posto di usciere all’Inps”, commenta con una battuta un parlamentare d’opposizione. Eppure, la norma “blocca-nomine” presentata all’Ars dagli oppositori del governatore, si è impantanata in commissione, grazie all’ostruzionismo del plotoncino che a Sala d’Ercole ancora sostiene il governo. E l’impressione è che alle opposizioni, numericamente superiori, manchi la forza e forse anche un po’ la voglia di andare fino in fondo. “Paradossalmente molto spesso coloro che invocano le mie dimissioni pubblicamente, poi in privato mi telefonano e mi chiedono con forza di non andarmene e di restare fino a fine legislatura”, ha detto oggi ai giornalisti Lombardo. Vero? Forse. Certamente verosimile.
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27 Giugno 2012, 15:30