08 Giugno 2012, 14:21
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“Bastano cinque cannoni sparaneve”. Aveva trovato la soluzione, in fondo facile facile, uno dei candidati sindaco di Cardaci, paese immaginario del film “Nati stanchi” di Ficarra e Picone (nel video). Cinque cannoni sparaneve, in grado di trasformare quell’arido e rovente paese “nella Cortina della Sicilia”.
Probabilmente, la Regione (l’assessorato al Turismo, per la precisione) dovrà attrezzarsi davvero con un armamentario di quei cannoni, visto che tra un po’, l’Isola sfornerà una serie di maestri di snowboard e di sci nordico. Già, lo sci nordico. Conosciuto meglio come sci di fondo che, come è noto, ha la propria patria nel cuore del Mediterraneo, dove una commissione di esperti scelti dalla Federazione italiana di sci, di funzionari della Regione siciliana e di esperti darà il suo via libera ai nuovi maestri.
Ora, passi che anche lo sci nordico sia una specialità sportiva degna del massimo rispetto. E che, ad esempio sull’Etna questo sport sia discretamente praticato. Ma l’idea di potenziare questo settore nell’Isola appare in certi casi “azzardata”. Nel libro “Mani bucate” del giornalista di Panorama Marco Cobianchi, ad esempio, viene descritto, come uno degli esempi di utilizzo “esotico” dei fondi europei, un progetto che prevede la costruzione di una seggiovia per un totale di 5 milioni di euro ma anche la realizzazione di una pista per lo sci di fondo in località Battaglietta, sulle Madonie, che costerà 1 milione 350 mila euro, per un totale di 6,3 milioni di euro. Anche il campione di sci di Fondo italiano Fulvio Valbusa, tempo fa, d’altra parte, parlò dell’esistenza di un “Comitato dello Sci di Fondo anche in Sicilia”, precisando però, come non fosse “a livello di quelli del Nord”.
Eppure alla Sicilia, oggi, tra le tante emergenze, servono maestri di sci nordico. Una decisione, pubblicata oggi attraverso un decreto dell’assessore Daniele Tranchida, frutto di una legge regionale del luglio del 2010. Sulla “scia” di quella legge, nel marzo del 2011 è stato istituito, “senza alcun onere a carico del bilancio regionale”, il “Corso di qualificazione professionale per i maestri di sci per la Regione Sicilia”, quindi è stato approvato il “Bando di concorso per i test di ammissione ai corsi di formazione per l’abilitazione alla professione di maestri di sci alpino, sci nordico e snowboard, anno 2011”. Nei mesi successivi, la Federazione italiana di Sci ha inviato anche la rosa degli istruttori per comporre la commissione. Tutto “senza alcun onere a carico del bilancio regionale”, viene ribadito più volte in Gazzetta ufficiale.
Tutto gratis, quindi. Sarà. Eppure, tra le figure che compongono la commissione, c’è un esperto esterno alla Regione. E altri tre potrebbero arrivare presto. “Sebastiano Fontanarosa, presidente del collegio regionale maestri di sci della Sicilia nonché presidente del comitato regionale federazione sport invernali per la Sicilia, – si legge sulla Gazzetta ufficiale – in qualità di esperto designato dall’Assessorato del turismo, dello sport e dello spettacolo, risulta idoneo a presiedere la commissione esaminatrice per l’abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci alpino e di snowboard”. Altri tre esperti in “materie culturali” (?), arriveranno invece tra un po’. “In questa fase di selezioni – spiega infatti l’assessorato – non sono previsti in quanto la stessa è un test tecnico”. Dopo di che, arriveranno gli esperti. Per abilitare nuovi maestri di sci da “impiegare” sull’Etna e sulle Madonie. E se per caso ne “avanzasse” qualcuno, c’è sempre la soluzione: i cannoni sparaneve.
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08 Giugno 2012, 14:21