31 Agosto 2009, 17:42
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“In prosecuzione delle azioni condotte nelle sedi istituzionali nei tempi dovuti, interpretando il grave disagio del personale precario a rone dei tagli di organico che oltre a falcidiare i posti di lavoro mettono in ginocchio l’intera scuola pubblica, proclamano lo stato di agitazione e occupano l’ufficio del dirigente dell’Usp di via Praga per esprimere la ferma protesta di tutti i lavoratori della scuola e delle loro famiglie, ormai private del minimo indispensabile per la loro sopravvivenza”. La nota è delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Snals che “nel contempo richiedono l’autorizzazione a continuare il sit-in di protesta dinanzi agli uffici dell’Usp fino a venerdì 11 settembre e svolgere anche un sit-in di protesta dinnanzi agli uffici dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione per concretizzare, nei modi e nei tempi, l’accordo già sottoscritto tra il Miur e la Regione siciliana in tema di salvaguardia dei posti di lavoro del personale della scuola”.
I sindacati chiamano in causa anche le proprie segreterie nazionali per realizzare “in tempi brevi l’intesa sui contratti di disponibilità”. Infine vengono investiti della questione anche i deputati regionali e nazionali per una loro assunzione di reponsabilitù “nei confronti della scuola della propria Regione e dei lavoratori che ad essi hanno dato fiducia votandoli”.
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31 Agosto 2009, 17:42