02 Dicembre 2011, 15:56
3 min di lettura
La scelta dell’Idv di alzarsi dal tavolo delle primarie ha gettato lo scompiglio nel centrosinistra. I dipietristi presenteranno almeno una candidatura che correrà direttamente al primo turno, ma per il Pd la situazione si complica e non poco. I democratici, infatti, vorrebbero ancora fare le primarie ma adesso si dovrà stabilire come e con chi.
Ora che non c’è più l’Italia dei Valori, il fronte costituito da Verdi, Sel, Federazione della Sinistra e movimenti ha perso il partito di maggior peso e potrebbe non avere la forza necessaria per imporre al Pd il veto su un’alleanza allargata anche al Terzo polo. Proprio sulla questione delle alleanze ieri è saltato il tavolo, con Un’Altra Storia che ha provato ad imporre paletti che non sono andati per niente giù ai democratici. E’ anche vero che, se l’Idv con Leoluca Orlando può tentare la corsa solitaria, la consistenza numerica della sinistra più radicale, almeno in città, non è rilevante. Solo Sel ha concrete speranze di superare la soglia di sbarramento del 5%, ma un’eventuale rottura col Pd creerebbe seri problemi anche ai vendoliani. Sostenere un candidato con fondate possibilità di vittoria darebbe alla sinistra la chance, anche in caso di non ingresso a Sala delle Lapidi, di stare sul carro del vincitore imponendo qualche condizione o ritagliandosi almeno un spazio. Ma la rottura rischia di confinare l’ala più estrema della coalizione nel limbo per altri cinque anni.
Ma dicevamo del Pd. In casa democratica, l’incontro fra la Borsellino e i vertici regionali e nazionali del partito ha lasciato l’amaro in bocca a tanti. L’esito dell’ultima direzione provinciale, assai partecipata, era stato chiaro: alleanza larga, o almeno provarci, e nessun veto da parte dei candidati. Una linea che aveva fatto presagire una rottura fra l’eurodeputata e Giuseppe Lupo (nella foto), ma il summit si è risolto con l’ennesimo rinvio. Per questo prende sempre più consistenza l’ipotesi di un cambio dei vertici del partito: rumors che circolano già da qualche tempo ma che adesso potrebbero trovare terreno fertile non solo fra le correnti che sostengono l’alleanza con Raffaele Lombardo, ma anche fra chi aveva sostenuto il referendum (vedi Mattarella) e che adesso fa osservare che le condizioni sono cambiate. Qualora tramontasse l’ipotesi Borsellino, però, la corrente cislina sarebbe pronta a presentare un’altra candidatura, stavolta di area e prettamente politica.
Per fare il punto sulla complicata situazione che si è determinata dopo la riunione di ieri sera, oggi pomeriggio si svolge un vertice presso la sede del partito con i deputati regionali eletti a Palermo e il segretario provinciale. L’obiettivo: trovare la difficile quadratura del cerchio nel caos che si è determinato negli ultimi giorni.
Idv, Orlando si candida
L’ufficio di presidenza di Idv ha candidato Leoluca Orlando a sindaco di Palermo. Lo ha annunciato lo stesso Orlando in conferenza stampa. “Andremo soli alle elezioni a meno che altre forze di centrosinistra non condivideranno il nostro programma. Non faremo mai accordi con il Terzo polo al primo turno e nemmeno al ballottaggio. Con loro non faremo mai neanche apparentamenti tecnici o politici”. Lo ha detto il portavoce di Idv Leoluca Orlando, designato dall’ufficio di presidenza del partito a candidato a sindaco di Palermo dopo la rottura di ieri sera del tavolo delle primarie del centrosinistra.
Pubblicato il
02 Dicembre 2011, 15:56