28 Febbraio 2011, 13:30
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Adesso basta, dò ufficialmente le mie dimissioni da tifoso rosanero dopo più di 40 anni di vita vissuta tra passione, gioie, dolori, tragedie personali, variamente assortite e sempre comunque legate a quella maglia la cui unica combinazione di colori rende unico anche il legame con chi la ama.
Seguendo il Palermo ne ho viste di tutti i colori in vita mia, allo stadio ho pure perso mio padre anch’egli inguaribile tifoso, eppure anche dopo quel terribile evento sono ritornato sugli spalti più innamorato che mai e ho vissuto la retrocessione, la caduta, e la rinascita di quel Palermo che ho sempre amato allo stesso modo indipendentemente dalle categorie, dagli avversari, dagli obbiettivi da raggiungere.
Per me il Palermo è il Palermo. Sia che giochi contro la Battipagliese che contro il Milan è la stessa cosa, perché il vero amore non conosce limiti né condizioni. Ma conosce la dignità e l’orgoglio. E quando leggo che il nostro presidente afferma che i sette gol presi contro l’Udinese sono un premio per coloro che hanno raccolto firme per Delio Rossi non posso che staccare la spina e prendere le distanze da chi strumentalizza palesemente l’amore della gente verso una squadra e una maglia che rappresentano una parte importante della propria vita, e lo fa solo per creare barricate e divisioni.
“Se è vero, come è vero, che Maurizio Zamparini è stato l’artefice della rinascita del calcio a Palermo, è anche vero che i grandi risultati si costruiscono tutti insieme con un lavoro d’equipe, ognuno per la sua competenza, che può portarci lontano. Come tifosi e sinceri appassionati le chiediamo vivamente di sedersi attorno a un tavolo con Mr. Rossi per guardarvi in faccia e progettare serenamente il futuro. Un futuro che sarà più che mai rosa se i punti di riferimento dei tifosi palermitani saranno costituiti da un grande presidente come Maurizio Zamparini e da un grande allenatore come Delio Rossi, insieme per il bene del Palermo.”
Questi sono alcuni passaggi della nostra petizione che ho riportato per dovere di cronaca, sfido chiunque a trovare un solo spunto polemico o denigratorio in ogni parola di quella lettera che tutti possono rileggere.
Evidentemente il motto di Zamparini oggi come oggi sembra essere “O con me o contro di me qualunque cosa io dica e io faccia”, ho amato quest’uomo che, venendo da lontano, ha ridato dignità sportiva ai nostri colori, si è distinto per gesti di grande generosità nei confronti della città e dei suoi abitanti e che ne è stato, giustamente, adorato come un dio. Ma l’uomo di oggi mi sembra assai lontano da colui che è sbarcato a Palermo con idee, mezzi, propositi, e scelte che hanno segnato la storia sportiva, e non, della nostra città.
Il presidente amministratore ha anche la pretesa di fare il presidente allenatore, il presidente direttore sportivo, il presidente comunicatore, e anziché unire e incoraggiare tutte le componenti che ruotano attorno alla squadra si diverte a tirare ogni giorno la corda finché questa non si spezza.
E adesso si è spezzata.
Io per il Palermo ho fatto di tutto e ho vissuto visceralmente questo amore come più non si potrebbe, ma adesso mi sento messo da parte come un estraneo e mi trovo a domandarmi: ma chi me lo fa fare? E quando si giunge a questo punto vuol dire che non c’è più quell’intima identificazione, quella totale condivisione che è la base primigenia dell‘essere tifosi. Senza questa condivisione non si può andare avanti e fare finta di niente solo per la paura del futuro o del passato. Non entro nei discorsi tecnici fatti mille volte perché ognuno la pensa come meglio crede e anche perché ormai e anche perché ormai mi sembrano discorsi lontani e inutili.
Stavolta non è un addio al sito, è un addio ad una passione che non è certo determinata dall’esonero di Rossi o dai 7 gol presi dall’Udinese. Non credevo che questo fosse possibile, buona continuazione a tutti voi.
Acquadicielo
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28 Febbraio 2011, 13:30