E Lombardo ordinò: | “Ora dovete fare pace”

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17 Dicembre 2010, 16:13

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Il presidente stamattina se l’è cavata con una battuta, come al solito, una rasoiata bilama. Una di quelle cose che possono andare in una direzione o in un’altra. Gli hanno chiesto della lite feroce tra gli assessori Venturi e Pier Carmelo Russo (nella foto) sul rigassificatore. Come è noto, il secondo ha espresso perplessità (eufemismo) sulle vicende del rigassificatore, replicando poi aspramente al primo che gli aveva dato del “baby pensionato” tout court. Il buon Raffaele se l’è cavata con un colpo di spingardino. Gli animi si sono scaldati, certo. Dimissioni di qualcuno all’orizzonte? “No, ahimè”. Sorriso sardonico e molti cari saluti a lorsignori.

In realtà, il governatore c’è rimasto malissimo. Le crepe evidenti nella sua giunta non sono un bel servizio al suo carisma ridipinto. Proprio ora che le vicende giudiziarie lasciano (parrebbe) un minimo di respiro. Proprio ora che il legame col Pd è solido. Proprio adesso che la nascita del terzo polo promette successi futuri… Raffaele Lombardo intende giocarsela con la politica dei due forni. Si accredita come terzopolista incallito, ma lascia aperta la porta a Silvio Berlusconi. Non si sa mai: il Cavaliere moribondo potrebbe tornare in sella con un colpo d’anca. Sarà bene farsi trovare pronti all’evenienza.

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Dunque, niente litigate fratricide. Oggi c’è la giunta, l’occasione adatta. il messaggio presidenziale ai recalcitranti, da buon padre di famiglia, è il seguente: datevi la mano, scambiatevi un segno di pace nel corso della riunione, e non se ne parli più. Altrimenti? Altrimenti il governatore dimostrerà la veridicità dell’antico e sempreverde proverbio che recita: non c’è cattivo più cattivo di un buono. Quando diventa cattivo.

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17 Dicembre 2010, 16:13

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