08 Aprile 2020, 19:59
1 min di lettura
PALERMO- E’ morto il professore Matteo Marrone, aveva novant’anni, grande è il dolore per la sua scomparsa.
Era un galantuomo, un docente rigoroso ma sempre rispettoso degli studenti. C’è chi ha forgiato con lui la tesi di laurea, c’è chi l’ha incontrato solo per un anno, prima di intraprendere altre vie. Entrambi quei due tipi opposti di universitari ricordano il professore Marrone come una persona dalla affabilità rara.
Non praticava il formalismo di coloro che ricopiano la vita come le paginette di ‘I’ alle elementari, perché sono costretti. Aveva il garbo di un giardiniere che coltivava la sua gentilezza come un fiore prezioso e ogni giorno si rivolgeva a quel fiore per trarre un senso dal caos del mondo. Professore di diritto romano con un curriculum imperiale, studioso eccelso, sempre umile, come tutti i maestri che indicano la strada con l’esempio: in tanti gli devono tutto. Gli sia lieve il suo luminoso giardino.
Pubblicato il
08 Aprile 2020, 19:59