E tutti i nomi scomparvero | Silvio blocca Sergio

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26 Gennaio 2015, 10:10

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I nomi sono stati sostituiti dal metodo. Renzi incontra il Pd in assemblea. Gli altri affilano le armi, mentre Silvio (Berlusconi) blocca il palermitano Sergio (Mattarella).
Va di moda il sostantivo “unità”. Uniti vogliono apparire i democratici, nel rito dell’incontro di deputati e senatori col premier Matteo Renzi. ‘Repubblica’ scrive: “E’ il giorno dell’unità del Pd. Almeno sulla carta”. Ed è proprio il fruscio effimero della carta che fa pensare alla leggerezza di fogli che si sovrappongono, pronti a essere spazzati via al primo soffio di vento contrario. Anche il ‘Corriere’ insiste sul mantra della compattezza. L’altra parola di moda, nell’agenda dei quirinalisti, è ‘Nazareno’, nel senso del patto che proietterebbe la sua ombra – nefasta o benigna, dipende dai punti di vista – sul Colle.

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La novità della giornata sarebbe nello stop che Berlusconi avrebbe imposto a Mattarella. Lo scrive ‘Repubblica’, argomentando: “Non è dato sapere se l’ex Cavaliere si sia così voluto vendicare, a 25 anni di distanza, di quel torto che l’ex ministro Dc gli fece, dimettendosi per ostacolare la fiducia sulla legge Mammì (pensata per disciplinare il sistema radiotelevisivo: era l’estate del ’90, ndr)”.
Comunque sia, siamo allo schermaglie iniziali di un gioco che via via sta entrando nel vivo. Non è detto che bocciature e promozioni corrispondano davvero al loro significato. Tutto può essere – tutto e il contrario di tutto – nella complicata partita della successione di Giorgio Napolitano. E i bocciati di oggi potrebbero diventare i promossi di domani.

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26 Gennaio 2015, 10:10

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