Primo detenuto morto in Italia| E’ il “boss” di Misilmeri, 76 anni

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02 Aprile 2020, 14:00

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E’ morto in carcere a Bologna, Vincenzo Sucato, 76 anni, arrestato nel dicembre 2018 con l’accusa di essere il boss di Misilmeri.

Era arrivato nel penitenziario della Dozza ad agosto 2019. E’ stato ricoverato in ospedale il 27 marzo per plurime patologie e aveva anche difficoltà respiratorie. Entrato in ospedale, dunque, non come paziente Covid-19, è stato comunque sottoposto a tampone, risultando positivo. Nel frattempo, il 30, ha avuto, su decisione del giudice siciliano, gli arresti domiciliari in ospedale.

“Era in cella con un altro detenuto, asintomatico, che è in isolamento in carcere, così come le altre persone che avevano avuto contatti con lui”, spiega all’Ansa Antonietta Fiorillo, presidente del tribunale di Sorveglianza di Bologna.

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Per Sucato lo scorso febbraio la Procura di Palermo ha chiesto la condanna a 16 anni e 8 mesi di carcere (leggi tutte le richieste di pena). Era in attesa di sentenza. nello stesso blitz è stato arrestato anche il figlio Giusto, pure lui detenuto. Secondo l’accusa, c’era anche Vincenzo Sucato, con un ruolo di vertice, negli organigrammi della nuova mafia guidata dai boss che convocarono la cupola di Cosa Nostra, nel maggio 2018. Intanto a Palermo altri detenuti dicono: “Abbiamo paura”. (leggi l’articolo)

 

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02 Aprile 2020, 14:00

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