28 Marzo 2024, 16:05
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CATANIA – Un tour, non esattamente guidato, tra le stalle di San Cristoforo: o, perlomeno, tra quelle che nei mesi scorsi hanno ospitato la non certo edificante organizzazione delle corse clandestine per un giro di scommesse da migliaia e migliaia di euro.
La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari presieduta dal deputato Jacopo Morrone, è stata per due giorni dalle nostre parti. L’incontro con i procuratori di Gela, Lucia Musti, e con quello di Catania, Agata Santonocito ed in Prefettura un resoconto dell’attività portata avanti in queste ore.
“Dietro le corse clandestine c’è un simbolo da parte della criminalità organizzata: quello di una sfida allo Stato. Di una dimostrazione di poter fare quello che si vuole”, ha detto Morrone. Oltre al Presidente fanno parte della Commissione quattro parlamentari: Francesco Emilio Borrelli, Eliana Long, Francesco Maria Rubano e Pietro Lorefice.
“Abbiamo fatto visita alle discarica di Gela ed a quella, sequestrata, di Contrada Volpe tra Catania e Gela – ha detto Morrone -. C’è certamente un problema legato alle discariche che sono poche, come i centri di compostaggio, e private, con problemi avuti con la giustizia. La criminalità organizzata è inserita un pò ovunque tra le maglie del sistema rifiuti”.
Infine: “Faremo altre audizioni a Roma e chiesto alle Procure altri fascicoli. Gli impianti di depurazione? Tante volte non funzionano, tante volte sono vecchi. Finisce che i rifiuti vengono caricati nelle navi e portati in Scandinavia con un costo non indifferente per i cittadini”.
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28 Marzo 2024, 16:05
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