Economia, l’analisi della Uil: |”A Catania la ripresa non si vede”

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30 Luglio 2014, 12:59

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CATANIA – “La crisi non allenta la presa. Ma noi andiamo avanti!”. Una conferma di impegno, al termine di un’analisi dettagliata e impietosa della situazione economica e sociale del territorio: così la Uil di Catania ha chiuso oggi nella sala “Mico Geraci” la riunione del proprio Esecutivo, la prima dal congresso del 13 e 14 giugno che aveva eletto Fortunato Parisi alla guida del “Sindacato dei Cittadini”. L’Esecutivo Uil, oltre che da Parisi, è formato dai segretari confederali e delle organizzazioni di categoria Salvo Bonaventura, Francesco De Martino, Cesira Ieni, Daniela La Porta, Nino Marino, Francesco Prezzavento, Giancarlo Mattone, Armando Algozzino, Armando Alibrandi, Eugenio Cambria, Giovanni Casa, Alessandro Cavallaro, Nino Gatto, Salvo Mavica, Enza Meli, Giovanni Nicotra, Angelo Oliveri, Stefano Passarello, Giovanni Santagati e Matteo Spampinato.

“Siamo un sindacato in movimento, impegnato nel territorio a incontrare e servire i cittadini nei luoghi dove essi vivono e lavorano”, ha affermato Fortunato Parisi nel suo intervento evidenziando, tra l’altro, la “significativa crescita qualitativa e quantitativa della UilServizi con il Caf e il patronato Ital”. Il segretario generale della Uil di Catania, inoltre, ha annunciato che da settembre scatterà il programmato ciclo di incontri locali nell’area pedemontana e in quella ionico-etnea, nel Calatino Sud-Simeto e nella città metropolitana, per individuare e valutare “fuori dai Palazzi” problemi e risorse locali, potenzialità e ostacoli allo sviluppo socio-economico.

Si parte, intanto, dalle analisi svolte oggi dai segretari confederali e di categoria della Uil nel corso dell’Esecutivo. I dati confermano che la ripresa, a Catania, non si vede. In edilizia, l’emorragia occupazionale non si arresta: abbiamo registrato un ulteriore regresso, meno 8 per cento, nel primo semestre di quest’anno rispetto al secondo semestre 2013. Dall’inizio della crisi, nel quinquennio 2009/14, il calo nel settore edile supera abbondantemente il 60 per cento. Ciò a causa del blocco dei lavori pubblici e della “scomparsa” delle committenze private. In forte ritardo l’avvio delle opere utili alla Sicilia. Dopo la mobilitazione per sollecitare la realizzazione della Libertinia-Licodia Eubea, il primo agosto Uil e Feneal con Fortunato Parisi e Francesco De Martino saranno a Bronte con gli amministratori locali, i cittadini e gli esponenti delle altre organizzazioni sindacali per rivendicare il completamento della strada statale 284 Adrano-Bronte: un progetto bloccato da una firma, quella della Regione nel contratto di sviluppo con l’Anas! Le incompiute, comunque, chiamano in causa anche il Comune di Catania: i ritardi nel Piano regolatore, nello sviluppo di corso Martiri della Libertà, nel Piano urbanistico attuativo della Playa gridano ormai allo scandalo!

La mancata valorizzazione, l’abbandono, dei giacimenti culturali sono un ulteriore elemento di freno alla crescita. Gli operatori turistici evidenziano il formidabile ritorno consentito dalle produzioni teatrali, che vengono assicurate da eccellenze catanesi come il Bellini e lo Stabile. Eppure, incertezze nei finanziamenti e miopie politiche producono ripercussioni gravissime. Non solo sui lavoratori del settore, ma sull’intero territorio. La UilCom denuncia, inoltre, la “fuga” dei call-center con delocalizzazioni decise da imprenditori del “mordi e fuggi” che risultano pericolose per gli utenti poiché svolte in Paesi senza leggi a tutela della privacy. Emblematiche le vertenze nei call-center, spie di un malessere diffuso dei giovani che sembrano irrimediabilmente condannati al “precariato a vita”. Accanto a loro si schiera il “Sindacato dei Cittadini” anche grazie alle fatiche quotidiane della UilTemp. E a quelle della UilScuola, in prima linea perché istruzione e formazione professionale non siano più le “cenerentole” dei bilanci pubblici e non si perseveri, quindi, in una politica che sta negando futuro alle nuove generazioni, soprattutto a Catania e in Sicilia.

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