01 Agosto 2013, 12:17
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PALERMO- Il direttore dell’Agenzia nazionale per la gestione e la destinazione dei beni confiscati, il prefetto Giuseppe Caruso, ha consegnato questa mattina al sindaco Leoluca Orlando trenta edifici dell’Immobiliare Strasburgo, confiscata all’imprenditore Vincenzo Piazza, adibite a sedi istituti scolastici. Questi beni fanno parte, come ha spiegato il prefetto, dei 500 immobili confiscati all’azienda Immobiliare Stasburgo, il cui patrimonio venne quantificato qualche tempo fa circa un miliardo di euro. Gli immobili erano stati finora affittati dal Comune per le sedi di 16 scuole. In questo modo l’amministrazione comunale risparmierà circa due milioni all’anno. Altri sei immobili sono stati consegnati alla Provincia di Palermo. ”Stiamo lavorando – ha detto il prefetto – per consegnare altri beni alla Regione, questi edifici sono attualmente sede di assessorati. È particolarmente difficile perché non si può depauperare troppo il patrimonio dell’azienda”.
”La legge è inadeguata, è uno scandalo. Le società immobiliari come la Strasburgo hanno continuato ad esistere percependo l’affitto degli immobili, tutto questo per pagare trenta dipendenti. I professionisti dell’antimafia sono i veri ostacoli per questi passaggi. La burocrazia è enorme”. Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando commentando l’assegnazione al Comune di trenta immobili confiscati a una società immobiliare. D’accordo anche il direttore dell’Agenzia nazionale per la gestione e la destinazione dei beni confiscati Giuseppe Caruso. ”In quanto direttore dell’agenzia nazionale per la gestione e destinazione dei beni confiscati, ho tre possibilità: venderli, affittarli o affidarli. Non si può cederli a amministrazioni pubbliche – ha spiegato – Questi sono i limiti della legge, a meno che prima dell’entrata in vigore della legge questi immobili non fossero già utilizzati dagli enti locali. La legge dovrebbe essere cambiata per dare la possibilità agli enti locali di usufruire dei beni c’è in questo modo rientrano a disposizione della collettività”. ”Chiederemo – ha aggiunto Orlando – altri dieci edifici che sono destinati in questo momento a uffici comunali”. Ma i sindacati non sono d’accordo. Sono preoccupati per il destino dei dipendenti. ”Ieri – ha raccontato Caruso – ho ricevuto la visita di un sindacato che era contro la destinazione dei trenta beni al Comune. Mi accusano di aiutare l’amministrazione ‘spacchettando’ l’azienda. In verità, proprio per legge, ogni cessione deve essere approvata dal cda dell’azienda”.
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01 Agosto 2013, 12:17