02 Dicembre 2011, 12:41
2 min di lettura
Parte da Palermo la richiesta di in “Nuovo corso sociale e verde” in Europa, per difendere i diritti sindacali fondamentali e gli elementi centrali del modello sociale europeo e per chiedere investimenti sui settori edile, del legno e silvicolo, che possono svolgere un ruolo centrale nella strategia dell’Ue in materia di cambiamenti climatici. A chiederlo è la Fetbb, la Federazione europea degli edili, che associa 75 sindacati di 31 paesi diversi, per un totale di oltre 2 milioni e 400mila iscritti, e che ha scelto il capoluogo siciliano per il suo 11° Congresso. Le proposte, contenute nel “Manifesto di Palermo”, sono state approvate all’unanimità dagli oltre 250 delegati presenti, e prevedono tra l’altro un nuovo piano europeo di investimenti per infrastrutture e progetti di efficienza energetica, accompagnati da strumenti finanziari come i project bond europei. “In molti Stati dell’Ue – ha detto Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl e riconfermato all’unanimità Presidente della Federazione europea – riscontriamo un attacco alla libertà e ai diritti dei lavoratori, anche a causa di discutibili sentenze della Corte di Giustizia europea. Chiediamo il ripristino dei diritti dei lavoratori, la loro parità di trattamento in base alla normativa vigente nel paese ospitante ed a prescindere dalla forma di impiego e dal paese di origine, la lotta alle strategie economiche basate sull’utilizzo di manodopera a basso costo, il contrasto al lavoro autonomo fittizio, inteso come mezzo per aggirare gli obblighi in materia sociale. L’azione della Federazione europea degli edili – ha sottolineato il Presidente Pesenti – va nella direzione di una visione ‘sociale e verde’ dell’Ue, che insieme al rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori veda l’impegno sul fronte ambientale con l’abbattimento delle emissioni degli edifici, la promozione di prodotti da costruzione sostenibili dal punto di vista ambientale e il lancio della campagna ‘Europa 2023 – Niente più amianto’, per rimuovere l’amianto dagli edifici. Infine bisogna contrastare le proposte di riduzione delle tutele previdenziali e di innalzamento dell’età della pensione, che non può essere uguale per tutti ma deve essere adattata alle peculiarità del lavoro”. Significativo anche l’hotel scelto per i lavori: il San Paolo Palace, una grande struttura confiscata alla mafia.
Pubblicato il
02 Dicembre 2011, 12:41