Edilizia, 4 righe bloccano la riforma | Ars paralizzata per le relazioni

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29 Giugno 2015, 06:00

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PALERMO – “Se non riparte l’edilizia, la situazione occupazionale non tornerà mai quella di prima”. Lo ha detto solo pochi giorni fa Matteo Renzi. Che probabilmente non ha idea di come in Sicilia la legge che dovrebbe introdurre un’ampia serie di novità per favorire il rilancio del settore sia bloccata da mesi in attesa di poche righe di una relazione tecnica del governo che non si riescono ad avere.

Il disegno di legge di iniziativa parlamentare sull’edilizia è stato presentato all’Ars il 15 ottobre 2014. Primo firmatario il presidente della quarta commissione, il 5 Stelle Giampiero Trizzino. Ma sul ddl ci sono anche le firme della maggioranza, esponenti del Pd come Anthony Barbagallo, dell’Udc come Mimmo Turano, del Megafono, del Pdr e anche dell’Mpa.

Il ddl recepisce le norme nazionali ma introduce anche peculiarità, ponendosi l’obiettivo di sviluppare, insieme alle inderogabili esigenze di trasparenza e semplificazione, moderni strumenti tecnico- amministrativi che consentano un rilancio concreto del settore edile e la velocizzazione dei relativi procedimenti amministrativi.

La quarta commissione ci ha lavorato per tre mesi. Il 5 febbraio lo ha inviato alla commissione Bilancio. E lì è finito nelle secche. Il 12 marzo scorso, infatti, la seconda commissione ha chiesto una relazione tecnica all’assessorato al Bilancio, perché la riforma prevede l’utilizzo di un software che richiede un impegno di spesa. Da allora si attende.

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“Tutti i disegni di legge che afferiscono al Bilancio sono fermi per la relazione tecnica – osserva sconsolato Trizzino -. C’è un livello di disconnessione impressionante tra assessore e dirigenti. Sia chiaro, qui si sta parlando di tre righe, che si attendono e che bloccano tutto. In questo caso bisogna finanziarie un software che inciderebbe sul bilancio regionale in modo risibile. E così si blocca l’intero comparto edilizio”.

Un comparto senza il quale non c’è ripresa. “Abbiamo lavorato in commissione per migliorare le norme nazionali, puntando a sburocratizzare e a ottenere più efficienza e trasparente. Per esempio introducendo un sistema informatico per monitorare lo stato di avanzamento delle pratiche. Crocetta dovrebbe svegliare dal letargo burocrazia e burocrati”, commenta il deputato del Pd Anthony Barbagallo.

I ritardi e le incompletezze delle relazioni tecniche sono state più volte lamentati anche dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. La musica non cambia per altri disegni di legge importanti. Come quello per l’acqua, che ormai è diventato una storia infinita. Questa settimana i grillini hanno denunciato il ritardo delle relazioni tecniche del governo, anche qui il risultato è lo stallo, “che però porterà ai commissariamenti – aggiunge Trizzino -. L’assessore Contrafatto mi ha detto che riferirà in commissione. Io ogni tanto minaccio di dimettermi dalla presidenza: il nostro diventa un ruolo assolutamente inutile perché tutti i ddl si fermano alla commissione Bilancio”.

 

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29 Giugno 2015, 06:00

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