10 Settembre 2015, 19:56
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PALERMO – L’Ars come una porta girevole. In poco più di un anno e mezzo, arriva l’ennesimo avvicendamento a Sala d’Ercole tra Giuseppe Sorbello ed Edgardo Bandiera. Dopo una lunga battaglia giudiziaria combattuta a colpi di interpretazione della legge Severino, è arrivata la decisione della Corte d’appello. I giudici hanno confermato la sentenza di primo grado, in base alla quale quello scranno spetta, momentaneamente, a Bandiera. Una lunga vicenda che ha avuto inizio nel dicembre del 2013. Sorbello, eletto nelle file dell’Unione di centro, viene sospeso per 18 mesi da deputato. Per lui scatta l’applicazione della ‘Severino’ per aver subito una condanna a quattro mesi nel periodo in cui ricopriva la carica di sindaco a Melilli. E così Bandiera, primo dei non eletti dell’Udc aretuseo, fa il suo ingresso all’Ars come deputato supplente.
Ma dopo sei mesi Sorbello rientra all’Ars. Viene accolta la tesi dell’ex sindaco di Melilli, secondo cui i termini della sospensione dovevano essere conteggiati a partire dall’entrata in vigore della legge Severino. A quel punto i 18 mesi sono già trascorsi e così Sorbello torna ad occupare il suo posto. Una decisione ribaltata dal tribunale di Palermo che accoglie il ricorso di Edgardo Bandiera, passato nel frattempo dall’Udc a Forza Italia. I giudici, accogliendo il ricorso presentato dai legali del forzista – Luigi Borgia, Claudio Vinci e Andrea Vincenti – hanno stabilito che il calcolo dei 18 mesi non scatta dall’emissione della sentenza (gennaio 2013) ma dalla comunicazione ufficiale al Parlamento, avvenuta il 16 dicembre 2013. E così Sorbello viene nuovamente sospeso dall’Ars e Bandiera ritorna in carica come deputato supplente. Ma solo per poco. Passano poco più di trenta giorni, infatti, e Sorbello rientra a Sala d’Ercole. Il deputato Udc, difeso nell’occasione dall’ex assessore regionale Gaetano Armao, impugna il provvedimento e ottiene dalla Corte d’appello la “provvisoria ed immediata sospensione dell’efficacia della sentenza”.
Ieri, dunque, l’ultimo capitolo della vicenda, con la Corte d’appello che ha confermato la sentenza di primo grado e stabilito che la sospensione dalla carica di deputato regionale, prevista dalla legge Severino, decorre dalla notifica del provvedimento di sospensione e non dal momento in cui è entrata in vigore la legge Severino. Sorbello dovrà scontare un ulteriore periodo di sospensione. E il suo posto sarà occupato nuovamente da Bandiera. Una decisione che ha anche un peso politico, con la maggioranza che perde uno scranno in favore dell’opposizione, che non per nulla viene salutata con soddisfazione da Forza Italia. “Con il ritorno di Edy Bandiera il movimento azzurro all’Ars diviene il terzo per numero di componenti”, affermano il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore regionale di Forza Italia, e il capogruppo all’Ars Marco Falcone. I quali non escludono nuove adesioni nelle prossime settimane.
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10 Settembre 2015, 19:56