02 Febbraio 2010, 15:03
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Una polemica, forse, sul nulla. Su un disegno di legge che il governo, per bocca del ministro Alfano, stesso sconfessa in culla. Partiamo dalle reazioni. “Il disegno di legge di riforma della normativa sui collaboratori di giustizia avrebbe un effetto devastante e segna, comunque, un’inversione di tendenza con tutti i principi dell’antimafia dagli anni Ottanta ad oggi”. Così, a margine del processo Mori, il procuratore aggiunto Antonio Ingroia ha definito il ddl presentato dal senatore del Pdl Giuseppe Valentino. Ingroia, ai microfoni di Tutta la città ne parla, il programma di Radio3, ha anche detto: “Viene fissato un principio di prova legale, nel senso che vengono riconosciuti come valido riscontro alle dichiarazioni dei pentiti soltanto i cosiddetti riscontri obiettivi, escludendo qualsiasi valore probatorio di conferma delle dichiarazioni di altri collaboratori di giustizia”.
La precisazione del ministro Alfano
“Sono assolutamente contrario”. Angelino Alfano ha risposto così ai cronisti alla Camera che chiedevano la sua opinione sul ddl Valentino. Il ddl Valentino “è fuori dal programma di governo, non se ne è discusso con la coalizione”, cioè, chiarisce il guardasigilli si tratta “di un’iniziativa personale”. Insomma, le reazioni indignate potrebbero avere avuto ragione ancora prima di cominciare.
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02 Febbraio 2010, 15:03