27 Gennaio 2013, 11:37
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Elettore Bersaniano vive da anni con la sua compagna al quarto piano di un condominio, scala B. Ultimamente è molto ansioso e irrequieto. Ciò, nonostante una grossa vincita riscossa circa due mesi e mezzo fa (di che vincita si sia trattato, i familiari non sono riusciti ad appurarlo: lui disse qualcosa come “prima “, “prim” ma non risulta alcuna lotteria o gratta e vinci con questo nome).
Da quel giorno, il Bersaniano non è stato più lo stesso: gli amici notano che ha le dita della mani come accartocciate, col medio sull’indice. Forse per questo motivo sta spesso con le mani in tasca e le muove freneticamente. Artrite? Qualche grave malattia che i medici gli hanno diagnosticato e lui non ha avuto il coraggio di rivelare ai suoi cari? Al mattino inoltre, mentre legge il giornale, è spesso colto da conati di vomito e nausea e non riesce nemmeno a finire di leggere. Non ha appetito e non lava come di consueto le tazzine del caffè.
La mattina dell’undici gennaio, un venerdì, è uscito di casa dopo una notte, pare, insonne. Disse che andava a comprare i sigari con la sua bici, ma dal tabaccaio non è mai arrivato. Non è più tornato e non ha dato notizie di sé. Indossa una tuta blu e un giubbotto. Ha con sé un vecchio cellulare scarico, alcuni Quaderni (pare non suoi, ma prestatigli da un certo Grami o Gramsci, che la famiglia non conosce o non ricorda), un sigaro consumato, un foulard rosso con un disegno giallo (o oro) a cui teneva molto anche se non lo indossava mai (anche la tuta, pare, fosse da anni riposta in un cassetto).
L’ultima persona ad averlo visto è un tale Renziano o, come lo chiamavan tutti, Renzo, campeggiatore itinerante. Sul quale si addensano molti sospetti: gli ha tagliato la strada col suo camper? Lo ha investito e non lo ha soccorso? Chi è poi costui? Pare che non sia un vero campeggiatore e che possegga un jet. Perché allora gira con quel camper? Cosa nasconde? La vicenda è molto complessa. Interrogato, egli ha decisamente negato ogni colpa: ‘sono stato leale col Bersaniano. Hai voluto la bici, ora pedala! Solo questo gli ho detto’.
Gli amici sono naturalmente molto preoccupati. Elettore Vendoliano è un suo caro amico: “siamo praticamente cresciuti insieme. Quanti scherzi gli ho fatto! Quante volte gli ho tolto la sedia da sotto il sedere facendolo cadere a terra! Certe volte gli davo appuntamento e poi non ci andavo! Che divertimento! Però da un po’ di tempo non si scherzava più! Era serio, sembrava cresciuto: ormai era vicino ai 40! Vorrei che tornasse, gli volevo bene”.
Dicono gli amici del calcetto, al centro sportivo Larep Ublica (un vecchio calciatore degli anni ’70, soprannominato Eugenio): “Era un caro ragazzo. Disponibile, altruista. Noi gli rompevamo un po’ le scatole. Gli dicevamo: ‘vai verso il centro, accentrati, metti un bel pallone in area a Pierferdi, se no quando segniamo?’ e lui lo faceva, a malincuore, perché gli piaceva giocare sulla fascia, a sinistra”.
Pierferdi non ha voluto rilasciare dichiarazioni, nemmeno su quel fallaccio che gli fece dopo Natale, che sembrava lo volesse azzoppare (pare infatti che i suoi familiari non sapessero della passione di Pier per il calcio e nemmeno che frequentasse il Bersaniano. Erano convinti che egli trascorresse tutto il suo tempo libero in contemplazione dei suoi amati monti. Ma questa è un’altra storia).
Gli inquirenti non stanno tralasciando alcuna pista e indagano a 360 gradi. Potrebbe essere molto utile rintracciare quel certo Grami o Gramsci che gli ha prestato i suoi quaderni. Di che tipo di quaderni si tratta? a righe? A quadri? Questa informazione potrebbe essere utilissima per le indagini. Se il signor Grami legge questo appello si presenti agli investigatori e sappia che dire la verità potrebbe evitargli costargli il carcere!
La moglie, interrogata più volte, afferma di non aver notato alcunché di insolito nel comportamento del marito: la sera prima della scomparsa – un giovedì – videro insieme un programma comico su La 7, pessimo, con due vecchi cabarettisti, dai testi banali. Ad un certo punto lui disse: ‘basta!’ e andò a dormire. Niente faceva presagire un simile epilogo.
A fine febbraio era prevista una festa in cui il Bersaniano era l’invitato d’onore. Ma se per quella data non si farà vivo, la festa dovrà essere cancellata. Gli organizzatori della festa sono disperati: erano anni che si preparavano.
Elettore Bersaniano, torna! Anche Pier senza di te è perduto! Renziano ti presta il camper, se sei stanco…
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27 Gennaio 2013, 11:37