11 Giugno 2013, 09:14
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PALERMO – “Abbiamo formato la lista in una notte, con tante persone, anche componenti della mia amministrazione che hanno sposato senza battere ciglio il progetto”. Parlava così, lo scorso primo febbraio, Giuseppe Scrivano, allora sindaco di Alimena, fresco di candidatura alla Camera dei deputati tra le fila della Lega Nord. Proprio in quell’istante, nel piccolo comune madonita, parte di quell’amministrazione, così adente nell’approcciarsi al progetto (molto)sud-padano, rassegnava le proprie dimissioni.
A guidare coloro che, ad Alimena, si rifiutarono di vestire la verde camicia fu l’allora vicesindaco Alvise Stracci. Lo stesso che, questa mattina, si è svegliato ben saldo sulla poltrona che fu di Scrivano, dopo una lotta serrata voto su voto, che lo ha visto avere la meglio sul sindaco uscente con il 52 per cento delle preferenze.
A pesare, tuttavia, sulle spalle di Scrivano, sono state senza dubbio anche le idagini che lo hanno visto coinvolto recentemente per la presunta compravendita di preferenze elettorali. Cade così il fortino del sindaco del sogno padano, una piccola roccaforte sulle Madonie, che allo stesso Scrivano aveva fruttato oltre quattromila preferenze alle ultime elezioni regionali. Per questo, quella di Alvise Stracci ha il sapore dell’impresa, e, per questo, ad Alimena, almeno dal punto di vista politico, non ci si annoia mai.
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11 Giugno 2013, 09:14