09 Aprile 2024, 16:02
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ROMA – Parte la sperimentazione per il voto degli studenti fuori sede alle prossime elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno. Dopo l’approvazione del decreto Elezioni, il ministero dell’Interno ha diffuso una circolare che illustra le procedure per consentire a chi studia in un Comune diverso da quello di residenza di votare i propri rappresentanti che siederanno al Parlamento europeo.
La misura coinvolgerà circa 400mila studenti ma che lascerà fuori gli oltre 4 milioni di persone che per motivi di salute o di lavoro abitano in una città diversa dal Comune di residenza. Molti studenti fuori sede, quindi, potranno eleggere i futuri parlamentari europei ma non potranno votare i rappresentanti della propria città di residenza, a meno che che non vi facciano ritorno.
Potranno votare alle europee, si legge nella circolare, solo gli studenti che vivono lontano dalla loro città di provenienza da almeno tre mesi. Questi dovranno presentare entro il 4 maggio un’apposita domanda d’ammissione al proprio Comune di residenza che provvederà, entro il 4 giugno, a rilasciare agli studenti richiedenti un documento con il numero e l’indirizzo della sezione dove potranno votare. Quest’attestazione dovrà essere esibita insieme a carta d’identità e tessera elettorale per poter essere ammessi alle urne.
Sono previste inoltre due modalità di voto per gli studenti fuori sede. Chi abita in una città che appartiene alla stessa circoscrizione di residenza, tra le cinque in cui si vota, potrà votare nel Comune di domicilio. Chi invece, studia in una circoscrizione diversa da quella di residenza, dovrà recarsi a votare in una sezione speciale istituita nel capoluogo della regione in cui si trova.
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09 Aprile 2024, 16:02