07 Novembre 2017, 17:38
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CATANIA – “Sono contento che sia stata presentata la denuncia all’autorità giudiziaria perché sono il primo a voler sapere cosa è successo”. E’ la prima cosa che afferma il sindaco di Sant’Agata Li Battiati, Marco Rubino, dopo aver visto il video che sta facendo il giro del web. E che mostra un uomo chiedere conto e ragione del fatto che la mamma, interdetta e ricoverata in una casa di cura di Sant’Agata Li Battiati, abbia potuto votare. “Mia madre è allettata. Ha 88 anni, non si può muovere e l’hanno fatta votare. Ma chi? L’hanno vestita – afferma – e l’hanno portata giù. Ho parlato con il comandante dei vigili urbani – continua l’uomo secondo il quale qualcuno avrebbe “girato tutte queste case di cura per raccogliere dei voti”.
Comandante che conferma di essere stato fermato per strada dall’uomo in questione che prima ha raccontato l’accaduto e poi ha chiesto al vigile se fosse regolare far votare in casa di cura.
“Non riesce a mangiare – afferma l’uomo nel video – come è possibile che abbia votato?”. Il protagonista dichiara anche che la firma della mamma, nella richiesta di poter votare al seggio elettorale speciale, inviata dalla clinica al Comune, non sia autentica. E avanza sospetti sul fatto che anche altri malati, anziani, ricoverati, possano aver votato per quanto interdetti. Anche perché sulla richiesta della signora, secondo il figlio, sarebbe stata apposta una firma falsa.
Rubino, che in questo momento è a colloquio con i dipendenti del suo Comune, per capire di chi siano le eventuali responsabilità, conferma che non è la prima volta che a Maria Regina, la casa di cura in questione, venga istituito il seggio speciale. Ma prende le distanze da quanto accaduto. “Sono il primo che vuole vederci chiaro”.
Ma dalla casa di riposo, “seggio speciale da decenni”, parlano di operazioni di voto svolte regolarmente e alla presenza delle forze dell’ordine. “Si è svolto tutto nella normalità – afferma il legale rappresentante, Angelo Borzì – e alla presenza dei vigili urbani. A noi inoltre – aggiunge – la signora in questione non risulta interdetta, cioè questo non risulta dal fascicolo. Ha una semiparesi ma può votare”. Interdetta forse no, ma da quanto riportato sulla carta d’identità, mostrata nel servizio andato in onda su Striscia la Notizia (GUARDA), la signora è inabile alla firma.
Secondo i dati di Borzì, a fare richiesta di poter votare sarebbero stati 115 pazienti ricoverati, anche se a votare sono stati in 48. Il responsabile, inoltre, non nega di conoscere Luca Sammartino e di averlo sostenuto nella campagna elettorale, convinto fosse il candidato giusto. Per questo, come affermato a Livesicilia, ha organizzato un incontro con l’esponente politico lo scorso 24 ottobre.
Secondo quanto risulta a Livesicilia, alla Guardia di Finanza non sarebbe arrivata alcuna denuncia, nonostante le intenzioni manifestate nel video. Gli accertamenti in corso li stanno svolgendo i carabinieri, che sono andati al Comune per richiedere la documentazione, che il sindaco Rubino ha consegnato. Da fonti istituzionali risulta che la dipendente che appare nel video sarebbe stata già sentita per sommarie informazioni.
Intanto Luca Sammartino, il deputato che sarebbe stato votato nel seggio speciale, secondo quanto affermato nel video, annuncia azioni legali. “Prendo le distanze da chi utilizza il mio nome su fatti che non conosco e che non mi riguardano. Agiro per le vie legali – conclude – per tutelare la mia immagine”.
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07 Novembre 2017, 17:38