24 Settembre 2017, 13:50
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PALERMO – Sinistra italiana e lo staff di Claudio Fava, candidato governatore alle elezioni regionali del 5 novembre, stanno studiando la possibilità di un ricorso contro il simbolo ‘Sinistra Siciliana’. Si tratta del contrassegno presentato ieri da Mario Meli negli uffici del dipartimento Autonomie locali della Regione e che dovrebbe rappresentare una lista a sostegno della candidatura di Fabrizio Micari alla Presidenza della Regione. Secondo Sinistra italiana il simbolo sarebbe troppo simile a quello del aprtito guidato da Nicola Fratojanni.
Intanto, il simbolo di Si è stato depositato questa mattina negli uffici della Regione che da ieri registrano i vari contrassegni collegati ai candidati presidente. C’è tempo fino alle 16 di oggi per depositare tutti i simboli. La maggior parte dei partiti ha concluso ieri le procedure di registrazione. A presentare il simbolo di Sinistra italiana sono stati il segretario regionale Luca Casarini, già attivista del movimento no global italiano, e Sergio Lima, dello staff di Claudio Fava.
In questi giorni di vigilia elettorale, a tenere banco sono stati soprattutto i risultati dei sondaggi, che registrano scostamenti anche significativi tra una rilevazione e l’altra. L’ultimo è quello realizzato dall’agenzia Piepoli, che certifica la leadership del centro destra con le liste a sostegno di Nello Musumuci ferme a poco meno del 37%, seguite dal M5s di Cancelleri (29%) e e dalla coalizione in forza a Micari (28%). Le liste a sostegno di fava sarebbero accreditate di una forbice che va dal 4 al 6%. “Non ci prestiamo a questo gioco, la politica è un’altra cosa”, precisa Lima, che aggiunge: “Registro però come tutti i sondaggi ci consegnano due certezze. Da una parte l’esistenza di uno spazio politico per Claudio Fava, dall’altro il fatto che 5 anni di governo Crocetta e di alleanza con Alfano rendono poco attraente la candidatura di Micari”.
Il simbolo di Si è il 33esimo presentato. All’appello mancano ancora Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, destinati alla vigilia a presentarsi in coppia, ma protagonisti ieri sera di un piccolo giallo: i delegati, giunti all’Ufficio elettorale con la documentazione pronta sono stati bloccati un momento prima della consegna. Lo stop sarebbe arrivato dagli uffici del partito di Giorgia Meloni: in queste ore il partito starebbe riflettendo sull’opportunità di una presentazione solitaria con il proprio simbolo.
Ancora poche ore, comunque, e il primo passaggio di avvicinamento alle elezioni del 5 novembre sarà completato. Da domani a martedì, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18, i contrassegni depositati saranno esposti al pubblico e sarà possibile segnalare eventuali anomalie: sotto osservazione simboli identici o confondibili con altri già depositati o notoriamente utilizzati da altre formazioni politiche. In questo caso, la norma prevede 48 ore di tempo per sostituirlo. Trascorso questo termine, chi vorrà presentare ricorso contro la decisione della Commissione dovrà rivolgersi alla segreteria dell’Ufficio centrale regionale, presso la Corte di Appello di Palermo, che si pronuncerà entro un giorno. Archiviata la pratica del deposito dei contrassegni, il 5 e il 6 ottobre sarà la volta delle liste provinciali e regionali, che dovranno essere presentate rispettivamente presso le cancellerie dei tribunali dei comuni capoluogo e presso la cancelleria della Corte d’appello di Palermo, dove è costituito l’ufficio centrale regionale.
*Aggiornamento ore 15.51
“Apprendiamo da notizie di stampa che lo Staff di Claudio Fava vuole fare ricorso avverso il nostro simbolo regolarmente registrato e depositato secondo quanto prescrive la legge. Evidentemente, se confermato, questa storia dimostra che, per usare le sue parole, il ‘filo di terrore’ attraversa quella coalizione e non la nostra”. Cosi Mario Meli, coordinatore regionale di Sinistra Siciliana, in merito alla notizia secondo la quale Claudio Fava vorrebbe fare ricorso contro il simbolo. “Non ci faremo logorare da queste pratiche da ‘azzeccagarbugli’ e, se chiamati, ci difenderemo nelle sedi opportune. Continueremo nel lavoro di costruzione delle liste e faremo una campagna elettorale bella ed entusiasmante, col sorriso sulla faccia senza farci trascinare nelle provocazioni che i ‘compagni che sbagliano’ ci lanceranno ogni giorno”.
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24 Settembre 2017, 13:50