All’Ars arrivano i leghisti | Salvini e Meloni sopra il 5%

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06 Novembre 2017, 19:02

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PALERMO – I leghisti al parlamento siciliano. Chi se lo sarebbe immaginato. La lista Alleanza per la Sicilia, che unisce “Fratelli d’Italia” e “Noi con Salvini”, supera lo sbarramento.

Quando sono state scrutinate 3595 su 5300 la lista si attesta al 5,2%. Se i numeri dovessero essere confermati ci saranno un paio di deputati a rappresentare i partiti di Giorgia Meloni e Matteo Salvini all’Ars.

Ai due leader va riconosciuto il merito politico di averci creduto. Meloni ha subito rivendicato il fatto di avere appoggiato prima di tutti “Nello Musumeci, un uomo specchiato e capace, uno straordinario siciliano”. Salvini, invece, ha scelto di usare il treno per la campagna elettorale in Sicilia. Una trovata efficace per smascherare l’arretratezza infrastrutturale dell’Isola.

Nelle stazioni di passaggio sventolavano le bandiere. Anche questo era un segnale. “Sarà il capolinea di Matteo Renzi e Angelo Alfano”, aveva detto al giornalista Pietrangelo Buttafuoco. Ci aveva visto lungo Salvini, talmente lungo da annunciare in Sicilia e a Livesicilia che alle prossime elezioni politiche la parola “Nord” non sarà più accanto a “Lega”. Lega, punto e basta. La difesa della sovranità nazionale, cavallo di battaglia di Salvini, fa breccia anche nel popolo siciliano.

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Il “patto dell’arancino” funziona e soddisfa tutti. In chiusura di campagna elettorale Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono andati a stringere la mano al Sillvio Berlusconi insieme a Ignazio La Russa, Raffaele Stancanelli, ultimo sindaco del centrodestra a Catania, Nello Musumeci, Gianfranco Micciché e Vittorio Sgarbi.

Il superamento del 5% arriva dalla somma dei voti nelle nove province: Catania (8,7%), Enna (5,2%), Messina (6,3%), Agrigento (2,2%), Palermo (5,4%), Ragusa ((3,4%), Siracusa (4,2%), Trapani (2,4%).

 

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06 Novembre 2017, 19:02

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