Elisoccorso, parla Marchese: | "Nessun abuso, sono un miracolato" - Live Sicilia

Elisoccorso, parla Marchese: | “Nessun abuso, sono un miracolato”

Parla Gaetano Marchese, il responsabile del 118 di Palermo-Trapani, trasportato all'ospedale di Alghero e da lì trasferito a Palermo con un mezzo dell'elisoccorso siciliano.

Il soccorso mentre era ad Alghero
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PALERMO – Ha un filo di voce Gaetano Marchese: “Non sto bene, non ho voglia di parlare delle mie condizioni di salute. Il 16 gennaio ho subito un delicato intervento di cardiochirurgia all’Ismett. Sono un miracolato”. Il responsabile del 118 di Palermo-Trapani, il 15 gennaio scorso si è sentito male mentre si trovava a Riva del Corallo, sulla costa sud occidentale della Sardegna, e dopo essere stato soccorso è stato trasportato all’ospedale di Alghero (Sassari) e da lì trasferito a Palermo con un mezzo dell’elisoccorso siciliano. Marchese, ora ricoverato in una clinica privata del capoluogo siciliano, non entra nel merito della vicenda, né vuol parlare di quanto accaduto la notte del 15 gennaio, quando ha accusato il malore.

“I voli extraregionali sono autorizzati direttamente dal direttore di centrale o tramite l’assessorato regionale in particolar modo quelli con destinazione Ismett. Lo prevede il capitolato tecnico d’appalto sottoscritto tra la Regione e la Inaer Aviation Italia che si è aggiudicata la gara. Lo abbiamo fatto tante volte con le regioni limitrofe anche con nazioni vicine come con la Tunisia”, dice ancora Marchese. “Ho chiesto l’intervento dell’Ismett perché nell’ospedale di Alghero dove ero stato trasferito solo dopo tre ore dal mio arrivo mi è stata fatta una Tac. Esame che avevo richiesto sin dal mio arrivo attorno alle 00.30 – aggiunge Marchese – Avevo subito compreso che il mio caso era stato sottovalutato dall’equipe di Alghero. Io non avevo un aunerisma, ma una dissecazione aortica. Ogni ora che trascorrevo ad Alghero rischiavo di morire. Avevo compreso tutti i sintomi visto che appena 20 giorni prima improvvisamente anche mia madre ha avuto la stessa patologia”. “Mi avevano proposto – conclude – di andare all’ospedale di Sassari, ma visto che si era perso già tempo prezioso e pensando di dovere essere trasferito a Cagliari, con tempi di trasferimento di oltre tre ore in ambulanza, avevo chiesto e ottenuto il trasferimento all’Ismett di Palermo. Nessun abuso è stato compiuto e tutto nel rispetto delle regole. Ho solo da medico tutelato la mia salute come quella dai tanti pazienti trasportati e salvati dal 118. In questo momento sono tuttora ricoverato e molto provato. Ma assicuro sin da adesso che tutelerò la mia immagine in tutte le sedi opportune”.

(Fonte ANSA)


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