30 Agosto 2011, 08:32
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Al culmine della delusione, un illustre tifoso del Palermo si è espresso in maniera molto dura sul momento che attraversa la squadra rosanero, sconfitta oltre il risultato nell’amichevole di Napoli. Ecco le sue dichiarazioni: “Ci sono problemi gravissimi, non ci sono idee, non c’è nulla. A Napoli è stata una prestazione tragica, abbiamo subito due gol con difesa schierata e francamente non è ammissibile. Credo proprio che lo sciopero della serie A sia stata una grandissima fortuna e che per il Palermo sia il momento più difficile da circa 10 anni”.
Il fuoco di fila degli oppositori di questo “nemico della contentezza” è già partito: “Ingrato, meriteresti che tornassero Matta e Schillaci, Polizzi e Ferrara, Pullo e Olivari, il Pro-Cisterna e il Nola”. All’indirizzo del reprobo già risuonano le consuete accuse di circostanza: “Strisciato in incognito. Torna a tifare per la Juventus” (o Inter, o Milan, secondo la classifica delle antipatie personali). Oppure, i classici insulti: “Attassino” (che a Palermo è quasi peggio che “Assassino”) e “Facciuolo” con la sua panoromita dovizia di vocali. Tranquilli, rosanero di ogni sorta. Il reprobo non è Pino Caruso, quello che qualche mese fa dichiarò sdegnato: “Il Palermo non è un supermarket”. Il reprobo non capirebbe quegli insulti perché non è palermitano. Egli è un friulano e vive a Vergiate, provincia di Varese. Si chiama Zamparini Maurizio.
Fuori dall’amara ironia, prendiamo atto con sollievo delle parole del Presidente. Egli forse ha capito di aver commesso qualche errore di valutazione. E se, come diceva Prezzolini, “la coerenza è la virtù degli imbecilli”, Zamparini dimostri a tutti noi, ai “devoti” come agli “ingrati”, ciò che ho sempre pensato di lui. Cioè, che è un genio.
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30 Agosto 2011, 08:32