A Roma l'emendamento sblocca-Province, ddl in rampa di lancio all'Ars - Live Sicilia

A Roma l’emendamento sblocca-Province, ddl in rampa di lancio all’Ars

Abbate: "Siamo pronti a calendarizzare la nostra proposta di legge in aula"

PALERMO – La crisi idrica come grimaldello per smuovere il blocco della Delrio che da anni impedisce il ritorno delle Province in Sicilia. Questa la soluzione individuata con un emendamento presentato dalla Lega in commissione Bilancio e in commissione Ambiente, alla Camera, al testo che dovrà convertire in legge il Decreto Emergenze. Se dovesse ottenere l’ok, il ddl regionale fermo ai box verrebbe subito rimesso in pista

L’emendamento a firma Lega

La proposta di modifica porta la firma di Valeria Sudano: “Avevamo preso questo impegno la settimana scorsa, nel corso del consiglio federale della Lega, ed oggi abbiamo presentato la norma che autorizza la Sicilia a legiferare ripristinando il suffragio universale per questi enti intermedi”, afferma la deputata catanese insieme con i colleghi Anastasio Carrà e Nino Minardo“.

Tempi stretti per l’approvazione

L’emendamento fa perno sull’esigenza di affrontare le tante emergenze della regione, non ultima quella legata alla siccità, con una governance più efficace nelle Province dell’isola. I tempi saranno strettissimi: la conversione del decreto legge dovrebbe arrivare entro febbraio, sbloccando il ddl che giace in commissione Affari istituzionali all’Ars dando “copertura normativa nazionale” alla Sicilia per potere superare i vincoli della legge Delrio che mandò in soffitta le vecchie Province.

In dettaglio, l’emendamento sopprime la Sicilia dall’elenco delle regioni tenute ad osservare la Delrio. Si punta “ad una migliore e più efficace gestione delle emergenze” della Sicilia, come si legge sulla relazione d’accompagnamento all’emendamento. Tra queste proprio la “scarsità idrica”, che quindi sarebbe uno dei presupposti che motiverebbero la necessità di un ritorno alle Province con elezione diretta.

Abbate: “Il nostro ddl è pronto”

“Finalmente viene portata avanti a livello nazionale una norma che ‘libera’ la Sicilia dai vincoli che le impedivano di riportare in vita enti fondamentali come le Province”, spiega il presidente della commissione Affari istituzionali Ignazio Abbate che poi assicura: “Il nostro ddl è pronto per essere calendarizzato a Sala d’Ercole”.

Lo stop del governo nazionale

Palermo attende Roma, quindi, anche perché l’ultimo atto del governo nazionale ha suonato come un campanello d’allarme in Sicilia. Il Consiglio dei ministri ha impugnato la norma con la quale nell’ottobre scorso Sala d’Ercole annullò le elezioni di secondo grado indette con un decreto del presidente della Regione Renato Schifani. Quella decisione sarebbe incostituzionale.


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