Emergenza neve e ghiaccio |Città metropolitana “fantasma”

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08 Gennaio 2017, 16:28

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BRONTE – Stretti nella morsa del gelo da giovedì notte. L’emergenza neve e ghiaccio ormai da qualche giorno non concede tregua. E le conseguenze vengono da sé, specie nei Comuni del versante nord ovest dell’Etna. Diverse le richieste di aiuto lanciate in questi giorni dai sindaci alla Città Metropolitana, cadute però nel vuoto. Il sindaco di Maniace, Antonio Cantali, fa sapere che ieri sera la Pubbliservizi è intervenuta con lo spargisale sulla strada provinciale Maniace-Semantile-Sant’Andrea. Le operazioni, continua il primo cittadino, che tiene a ringraziare per l’aiuto, sono state portate avanti pure stamattina con lo spazzaneve. Anche a Maletto, riferisce il sindaco Salvatore Barbagiovanni, in mattinata la Pubbliservizi è intervenuta sulla SP 159. Pure il sindaco di Randazzo, Michele Mangione, fa sapere che in giornata la Pubbliservizi è intervenuta sulla strada provinciale per cui ieri aveva chiesto aiuto.

LA CRONACA DI IERI

A Maniace sono ancora due le frazioni rimaste isolate, per raggiungere le quali, fa sapere il primo cittadino Antonio Cantali, si sta tutt’ora togliendo neve e spargendo sale “con i nostri mezzi”. Interventi portati avanti anche sulle strade provinciali per la quali, aggiunge Cantali, un aiuto è stato chiesto alla Città Metropolitana che ha risposto che sarebbe intervenuta, ma la difficoltà prospettatagli, riferisce il primo cittadino, “è che hanno solo due mezzi e stanno programmando in tutto il territorio provinciale”. Stesso impegno ma anche stessa problematica avanzata di fronte alle richieste dei sindaci di Maletto e Randazzo.

Di ieri pomeriggio l’email, che ancora non ha avuto riscontro concreto, inviata da Salvatore Barbagiovanni per liberare le strade provinciali. “Telefonicamente – riferiva ieri il primo cittadino – ci dicevano che hanno due soli spazzaneve e che li utilizzano sul versante Nicolosi e l’altro sul versante di Linguaglossa. E Maletto che è il Comune più alto della provincia di Catania deve fare da sé”. Di stamattina, invece, la richiesta di Michele Mangione per liberare la SP 89 che da Randazzo conduce al bivio per andare a Moio Alcantara. “Hanno difficoltà anche loro per i pochi mezzi e devono accontentare un po’ tutti. Mi hanno detto che se ce la fanno, spargeranno un po’ di sale anche là”. E Mangione lancia anche un appello al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile al quale chiede che i comuni montani più sensibili e più a rischio vengano dotati di un mezzo polivalente che in futuro permetta di aiutare nelle emergenze. “Abbiamo potuto fare tutto quello che abbiamo potuto fare solo ed esclusivamente grazie alle nostre forze”, ha detto Mangione, a fronte di scarsità di risorse economiche che impediscono al Comune di dotarsi di mezzi propri.

Ma a cadere nel vuoto anche le richieste lanciate nel clou dell’emergenza e fino a ieri mattina dall’Ufficio di Protezione Civile di Bronte, soprattutto per la provinciale che arriva fino a Maniace. “La Pubbliservizi – spiega Angelo Spitalieri, responsabile dell’ufficio protezione civile di Bronte – che è la società partecipata della Città Metropolitana, ci ha detto che non aveva la possibilità di darci nessun soccorso per le strade provinciali”, il motivo, continuano dall’Ufficio, i pochi mezzi a disposizione e alcuni di quelli guasti.

Di ieri sera la comunicazione inviata dalla Prefettura ai sindaci con la quale l’allerta meteo veniva protratta fino alle 24 di stanotte, ma i tiepidi raggi della mattinata sembrano fare ben sperare, anche se resta alta l’allerta perché ora a fare paura è il ghiaccio. Non si arrestano, infatti, in tutti i Comuni le operazioni di spazzamento neve e spargimento sale, anche in vista di un lunedì che segnerà la ripresa della normale attività lavorativa. Se l’emergenza, infatti, non ha registrato incidenti è stato non solo grazie alla macchina organizzativa e operativa che si è subito messa in moto, ma anche alle giornate festive e prefestive che hanno permesso alla maggior parte delle persone di rimanere a casa, riducendo così al minimo le presenze su strada. E tra i disagi, a cui si spera che il sole porrà presto rimedio, ci sono pure quelli di molte famiglie che da giorni sono ormai rimasti senza acqua a causa del congelamento delle tubazioni esterne.

Chiuse le scuole con ordinanza sindacale nelle giornate di domani e martedì nei Comuni di Maletto, Maniace, Randazzo e Bronte.

Unanime il ringraziamento dei sindaci a tutti coloro che hanno contribuito a fare fronte all’emergenza e con cui le varie amministrazioni si sono coordinate in questi giorni. Dall’Anas agli Uffici comunali di Protezione Civile alle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, impegnate tutte, per la maggiore, nei soccorsi ad automobilisti. E stamattina due pattuglie sono state mandate a Piano Provenzano dal Distaccamento di Polizia Stradale di Randazzo, al comando dell’Ispettore Capo Santino Mangiò, per garantire la sicurezza della zona vista la giornata di sole che potrebbe attirare numerosi turisti o semplici appassionati.

 

 

 

 

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08 Gennaio 2017, 16:28

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