29 Ottobre 2018, 16:49
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PALERMO – A Palermo adesso è emergenza rifiuti. La discarica di Bellolampo è ormai piena e a mezzanotte l’impianto chiuderà i battenti: “Speriamo che entro domani venga fuori qualche ordinanza o dal presidente della Regione per gli impianti o dal sindaco per la situazione sanitaria – spiega l’amministratore di Rap Giuseppe Norata – Soltanto dopo potremo riprendere ad abbancare i rifiuti fino all’autorizzazione dell’ampliamento della sesta vasca”.
Una situazione giunta ormai al limite e che potrebbe avere conseguenze devastanti. “Ho dato disposizione di riempire i mezzi di rifiuti fino a quando sarà possibile – dice ancora Norata – Poi dovranno fermarsi”. E mentre la città rischia di piombare in una nuova crisi, continua la querelle tra il Comune e la Regione: il vicesindaco Sergio Marino ha infatti inviato una diffida al presidente della Regione perché i suoi assessorati emanino al più presto un’ordinanza e sblocchino l’allargamento della sesta vasca, ormai piena. Dal momento che c’è un commissariamento in atto sull’impiantistica, ragionano a Palazzo delle Aquile, Orlando non può emanare nuove ordinanze e quindi tocca alla Regione intervenire consentendo un allargamento della vasca.
“In considerazione dell’assoluta urgenza di porre in essere quanto necessario per consentire l’impiego della sesta vasca, senza il quale si aggraverebbe lo stato di emergenza in Sicilia – scrive Marino – si diffida codesta Regione a emanare apposita ordinanza, come richiesto da Rap, nelle more dell’approvazione della variante sostanziale alla sesta vasca, il cui iter fa capo alle strutture regionali interessate”. Nella nota Marino non solo fa riferimento all’allarme lanciato dalla Rap lo scorso 23 ottobre e rimasto inascoltato, ma anche alla lentezza di un iter burocratico “che ci porta adesso alle soglie di un’ emergenza la cui risoluzione non può che competere a codesta Regione anche, e soprattutto, in ragione dei poteri commissariali conferitele in materia impiantistica”, continua il vicesindaco. “Si sollecita ancora una volta l’immediata approvazione della variante sostanziale per evitare l’emergenza in atto e consentire quindi a Rap di garantire lo smaltimento dei propri rifiuti senza dover ricorrere a soluzioni estreme che, si ricorda, non possono che vedere il diretto coinvolgimento delle strutture commissariali”, conclude Marino.
Un appello condito dalla polemica e che evidenzia come la tensione tra il Comune e la Regione sia ormai a livelli altissimi. “Negli anni e mesi scorsi il Comune di Palermo e la Rap hanno sempre mostrato nei confronti della Regione un grande senso di responsabilità e sensibilità istituzionale, accettando che la discarica di Bellolampo venisse usata da decine di altri comuni per sottrarli all’emergenza – commenta Orlando – Oggi non riscontriamo analoga attenzione da parte della struttura regionale, che anzi sembra impegnata a non valorizzare l’unica realtà pubblica della nostra Isola. Ora è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità, speriamo non soltanto per motivi formali ma soprattutto per sensibilità politica e istituzionale”.
“Ribadiamo con fermezza che va definito entro oggi l’iter che permetterà alla Rap di continuare a conferire i rifiuti presso la discarica di Bellolampo. Abbiamo già esortato 48 ore fa il comune e la Regione a trovare una soluzione ma continuiamo a registrare solo notizie negative”. Cosi i sindacati Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Filas. “È infatti, ingiustificato il rimbalzo di competenze tra il Comune di Palermo e la Regione anche perché nel giro di pochi giorni potremmo assistere a una indecoroso emergenza igienico-sanitaria in tutto il territorio di Palermo, perché già da domani, per ovvi motivi i cassonetti saranno stracolmi e i compattatori rimarranno carichi all’interno degli autoparchi della Rap senza avere la possibilità di essere svuotati”.
“Esortiamo ancora una volta il Comune e la Regione a sedersi attorno a un tavolo di lavoro per trovare una soluzione immediata al problema, evitando il solito rimpallo di responsabilità – continuano i sindacati – ricordando che di mezzo ci sono i cittadini palermitani, il decoro della città di Palermo, la tutela dell’ambiente e i lavoratori dalla Rap. Chiediamo quindi una soluzione immediata alla problematica per permettere l’ampliamento della sesta vasca e la realizzazione della settima. Non rimarremo impotenti – concludono i sindacati di Rap – davanti a questa vicenda e non permetteremo la migrazione dei compattatori dell’azienda di piazzetta Cairoli in giro per tutta la regione, come non permetteremo che a beneficiare della situazione sia qualche ‘privato’ favorito dall’emergenza rifiuti. Se non ci saranno presto risposte idonee e concrete soluzioni al problema, con immediatezza, metteremo in campo tutte le soluzioni a nostra disposizione a tutela dell’azienda e dei lavoratori Rap”.
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29 Ottobre 2018, 16:49