18 Luglio 2015, 06:09
1 min di lettura
CATANIA – Una sola donazione può salvare quattro vite umane: quella di tre ammalati e quella del donatore. Donare quindi aiuta gli altri, ma anche se stessi, grazie al rigido controllo al quale ogni prelievo viene sottoposto, purtroppo però i numeri raccontano una triste realtà. Con l’inizio della stagione calda è infatti allarme sangue nella provincia etnea, in concomitanza alle richieste che invece lievitano.
“Nel 2014 abbiamo raccolto 8 mila unità di sangue a Catania e Provincia – spiega Biagio Santagati presidente provinciale Frates – quest’anno siamo fermi a 2 mila”. Le richieste aumentano: “I talassemici ogni quidici giorni hanno necessità di sangue, senza considerare poi tutte le emergenze ospedaliere – prosegue Santagati – l’allarme purtroppo si fa sempre più vasto anche in ambito geografico”.
Perché se è vero che al nord ci sono più donatori, è anche vero che oltre alla Sicilia quest’anno l’SOS giunge anche dalla Puglia e dalla Toscana. “Noi Frates ci appoggiamo all’ospedale Garibaldi che quando non può aiutarci si appoggia a Ragusa e ai centri dell’Emilia Romagna – spiega Biagio Santagati – per questo cerchiamo di sensibilizzare sempre più i nostri coincittadini, donando regaliamo vita”.
Tra le campagne di sensibilizzazione c’è “Prima di andare al mare dona il sangue”, un’iniziativa siglata Frates, Avis, Advs e Fides. “Il 30 giugno noi Frates abbiamo ottenuto l’accreditamento alla regione Sicilia di 8 centri autorizzati per la raccolta di sangue, mentre prima avevamo dei centri ambulanti, questo è stata un grossa conquista”.
Dal primo luglio dunque non ci sono più scuse, si può donare tutti i weekend in via Etnea a Catania, a Gravina, nel quartiere di San Leone, ma anche ad Ognina, Adrano, Misterbianco, San Giovanni la Punta e Valverde. Per donare basta essere in buona salute, pesare almeno 50 kg ed essere maggiorenne.
Pubblicato il
18 Luglio 2015, 06:09