16 Dicembre 2013, 13:39
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PALERMO – “Finché sarò assessore, qui si farà a modo mio”. L’assessore all’Energia Nicolò Marino appare sicuro. Fermo. Forte. E ci scherza anche un po’ su, quando gli si fa notare che anche in occasione delle ultime puntate della sua polemica con l’imprenditore Giuseppe Catanzaro, il “suo” presidente è rimasto muto. Non ha preso posizione. Non ha difeso il “suo” assessore-antimafia. “Crocetta non ha preso le mie difese? – sorride Marino – vorrà dire che mi considera forte. Vuol dire che crede che io non abbia bisogno di essere difeso”.
E in effetti, più che la difesa, all’ex pm sembra piacere l’attacco. E oggi, a margine di un convegno su un nuovo investimento dell’Enel promosso dalla Regione, Marino “non si sottrae” a nessuna domanda. Anzi, ogni risposta somiglia a un rilancio. Proprio a partire dalla querelle sulle discariche, che da mesi contrappone l’assessore all’Energia e il numero due della Confindustria Siciliana, la cui società è titolare di una delle più grosse discariche siciliane, quella di Siculiana.
“Questo governo – dice Marino – è per le discariche pubbliche. Non la penso così soltanto io, ma anche il presidente Crocetta. Certo, nel rispetto dei privati che hanno il diritto di investire. Ma stiamo già attivando – insiste Marino – una serie di controlli nei confronti dei privati stessi, gestori delle discariche. In particolare ci interessa cosa è successo nel 2009, e come furono date le varie autorizzazioni”.
Ma Marino rilancia, come detto, spiegando come “i maggiori dubbi riguardino la discarica di Siculiana, mentre le altre appaiono in regola o si stanno mettendo in regola”. E i controlli non riguarderanno solo i gestori delle discariche: “Se ci sono stati atti, diciamo così, anomali – dice l’assessore – è chiaro che le responsabilità vadano ricercate anche tra i dirigenti e i funzionari regionali. E proveremo a vederci chiaro anche lì”.
Venti di guerra, quindi. “Finché sarò assessore, si farà così”, ribadisce Marino. E in quel “finché” si può leggere un po’ di tutto. Ma l’assessore prova a sgombare il campo: “Nessun disaccordo col presidente Crocetta – assicura – né in passato, né adesso”.
Ma di certo, le nuove dichiarazioni che riguardano l’eolico non contribuiranno all’armonia generale tra la giunta e la maggioranza. “Le conferenze di servizio sull’energia alternativa – ha annunciato infatti Marino – ripartiranno presto. L’eolico non può essere stoppato. E chi lo dice, racconta bugie”. Marino va anche all’attacco della politica. Del Pd, in particolare. Di Antonello Cracolici, soprattutto. Pur senza nominarlo: “La politica ha acceso pretestuosamente una polemica inutile, per provare a invertire il percorso di questo dipartimento – dice a margine di una iniziativa a Villa Malfitano, Palermo, dove è stato firmato un accordo tra Regione ed Enel -. Anzi, è stato proprio il Pd ad appoggiare il vecchio governo, quello che ha bloccato nei cassetti centinaia di pratiche che andavano portate avanti, d’ufficio”.
Altra stoccata ai consulenti del presidente Crocetta sul ‘Patto dei sindaci’: “Una cosa – ha detto Marino – è certa, questo tema dipende interamente dal mio assessorato e dal dipartimento Energia dove il direttore Maurizio Pirillo sta facendo uno splendido lavoro. Senza il mio consenso nessun altro soggetto si inserirà. Chi aspira a farlo, potrà farlo solo adattandosi alle linee che io deciderò. I consulenti della cosiddetta ‘Cabina di regia’? Sono stati utili a divulgare il significato del progetto. Ma la gestione spetta alla Regione “.
Marino è poi tornato sul tema dell’Eolico: “Purtroppo abbiamo ricevuto uno scarso apporto da altri rami dell’amministrazione. Ma va chiarito che l’eolico non può essere abolito con un atto amministrativo. Non possiamo promettere alla gente una cosa del genere. Il presidente Crocetta aveva invece annunciato il no del governo all’eolico? Il governatore voleva dire che quegli interventi vanno limitati al massimo, perché in alcuni casi deturpano l’ambiente – ha risposto Marino -. Proprio per questo abbiamo quasi completato lo studio che ha individuato zone idonee e non idonee. Porteremo tutto in giunta. E presto l’iter dei progetti potrà ripartire”.
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16 Dicembre 2013, 13:39