Eni, la protesta dei lavoratori | “Non vogliamo morire”

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21 Luglio 2014, 14:19

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GELA (CALTANISSETTA) – Scioperano i lavoratori dell’indotto e del diretto della raffineria Eni di Gela. Questa mattina un corteo di manifestanti si è dato appuntamento in contrada Bitalemi, nei pressi della Raffineria Eni ed è giunto presso il centro direzionale Enimed, sulla Gela – Catania nei cui uffici lavorano circa 120 dipendenti. A loro, i manifestanti, hanno impedito di entrare e prendere servizio. Con gli operai anche le sigle sindacali della Cgil, Cisl e Uil. Centinaia i lavoratori in corteo che continuano la protesta, iniziata ormai dieci giorni fa, nonostante le rassicurazioni sul fatto che “nessuno sarà licenziato”, come nelle ultime ore ha assicurato Claudio Descalzi, ad del colosso del cane a sei zampe. Gli operai hanno portato numerose bandiere delle rappresentanze sindacali che sventolano in nome “della dignità e del lavoro perché un futuro occupazionale possa essere garantito e la nostra dignità non sia calpestata”, dicono.

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“Il lavoro finora garantito dall’indotto non deve morire – gridano i metalmeccanici -. Abbiamo famiglie ed il nostro posto di lavoro deve essere salvaguardato”. Massiccia la presenza delle forze dell’ordine anche se il corteo è stato pacifico.

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21 Luglio 2014, 14:19

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