Cronaca

Eni, stop a nuovi contratti con Mosca: ecco le aziende in fuga dalla Russia

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10 Marzo 2022, 10:33

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ROMA – Dopo McDonald’s che ha chiuso oltre 800 punti vendita in Russia, continua la fuga dei grandi gruppi industriali occidentali dal Paese che per ordine di Putin ha invaso l’Ucraina e che per questo sta subendo durissime sanzioni economiche. L’ultima in ordine di tempo è l’Eni che con una nota ha annunciato di aver “sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all’approvvigionamento di greggio o prodotti petroliferi dalla Russia. In ogni caso Eni opererà nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali”. La notizia è stata resa nota da un portavoce del gruppo petrolifero.

Ma non è tutto, anche la Carlsberg, terza azienda al mondo produttrice di birra, fa sapere che interromperà la vendita in Russia del suo prodotto più noto e cesserà tutte le campagne pubblicitarie nel Paese donando i profitti delle sue operazioni russe per le quali ha revocato gli investimenti. Anche la Heineken ha interrotto la produzione e la vendita di birra in Russia. Alla lunga lista di aziende che stanno lasciando la Federazione russa in reazione all’operazione militare lanciata da Mosca in Ucraina si aggiungono poi colossi dell’equipaggiamento pesante come Caterpillar e John Deere, che sospendono le collaborazioni con partner russi. 

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A questi si aggiunge il gigante giapponese dell’elettronica Sony che ha annunciato lo stop a tutte le spedizioni di consolle PlayStation e di videogiochi verso la Russia e donato 2 milioni di dollari all’Unhcr e a Save the Children, a sostegno delle vittime della guerra in Ucraina.

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10 Marzo 2022, 10:33

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